Meningite, Onda lancia una campagna di sensibilizzazione rivolta alle mamme

Dammi un vaccino
L’aumento dei casi di meningite C sul suo territorio toscano a partire dal 2015 ha spinto la Regione a lanciare la campagna vaccinale “Dammi un vaccino”,

In occasione della Giornata mondiale contro la meningite, che si terrà il 24 aprile, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) ha previsto una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta alle mamme in merito all’importanza della prevenzione vaccinale. Il progetto, realizzato grazie al contributo incondizionato di Pfizer, vedrà protagonisti anche gli ospedali con i Bollini Rosa.

Dammi un vaccino
L’aumento dei casi di meningite C sul suo territorio toscano a partire dal 2015 ha spinto la Regione a lanciare la campagna vaccinale “Dammi un vaccino”,

«Obiettivo del progetto è quello di contribuire alla promozione di una cultura della prevenzione vaccinale, approfondendo in particolare le infezioni da meningococco e pneumococco, che sono i principali agenti patogeni della meningite batterica. La documentazione informativa sarà distribuita negli Ospedali con i Bollini Rosa e sarà inoltre scaricabile gratuitamente sul sito di Onda. Dalla nostra pagina Facebook sarà lanciata anche una campagna digital rivolta alle mamme attraverso post ad hoc e video-pillole» ha spiegato Francesca Merzagora, presidente di Onda.

Il vaccino anti-meningococco è considerato dalle mamme tra i più importanti per i propri figli, come certifica una recente indagine condotta da SiMPeF (Sindacato Medici Pediatri di Famiglia) condotta su un campione di 400 mamme lombarde con figli in età pediatrica, Tuttavia, 3 mamme intervistate su 4 hanno manifestato ansie e preoccupazioni riguardo i vaccini. Nell’ultimo anno vaccini e meningite sono stati infatti al centro di molte discussioni. I centri vaccinali sono stati presi d’assalto dalle richieste di vaccinazione anti-meningococcica, in uno scenario complessivo ciononostante connotato da un progressivo calo dell’adesione alle vaccinazioni in età pediatrica a livello nazionale.

Il Ministero della Salute ha evidenziato che da gennaio 2017 è stato registrato un aumento del numero di casi di morbillo. E lo stesso rischio riguarda tutte le altre malattie prevenibili, proprio a causa della presenza di sacche di popolazione suscettibile perché non vaccinata o perché non ha completato i cicli vaccinali.

«La disinformazione dilaga e confonde, e lo stesso successo dei vaccini, che ha portato alla scomparsa di alcune malattie un tempo molto diffuse, ha contribuito a far calare la percezione della pericolosità di queste infezioni. Si tratta di malattie che possono essere responsabili di gravi conseguenze, fino alla morte, ma che invece possono essere prevenute. Le evidenze scientifiche sono tutte a favore dei vaccini e gli stessi dati epidemiologici ne comprovano l’efficacia e il reale impatto sulla salute pubblica. Un’informazione chiara, corretta e basata su solide evidenze scientifiche, consente di scegliere consapevolmente e responsabilmente per la salute propria e dei propri figli» ha proseguito la Merzagora.

«Curare la meningite è ancora oggi purtroppo una sfida difficile 1 persona su 10 muore e 3 su 10 hanno esiti permanenti, più o meno gravi, per tutta la vita. L’unica arma arma sicura ed efficace che disponiamo per combattere questa malattia è la vaccinazione. I nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA) offrono le vaccinazioni contro tutte le principali forme di meningite: se le Regioni rispetteranno quanto previsto nei LEA, tra pochi anni potremmo raggiunger un’ampia protezione della popolazione italiana» ha concluso Alberto Villani, presidente di SIP (Società Italiana di Pediatria).