Glaucoma, campagna social per promuovere la prevenzione precoce della patologia oculare

Si chiama Solo per i tuoi occhi la campagna social nata per diffondere una maggiore conoscenza sul glaucoma, e sull’importanza di fare prevenzione precoce. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i soggetti con più di 40 anni a sottoporsi ad una visita oculistica approfondita.

In chi soffre di glaucoma si ha una perdita graduale del campo visivo fino alla visione tubulare: il paziente vede bene, ma vede solo una piccola porzione, per cui è incapace di orientarsi. «Il glaucoma interessa il 3% della popolazione con più di 40 anni di età: non dà sintomi e può portare alla cecità se non scoperto e non curato. La causa è principalmente legata all’aumento della pressione intraoculare, che danneggia progressivamente il nervo ottico e il campo visivo» ha spiegato Giorgio Marchini, direttore della Clinica oculistica dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.

Carlo Nucci, direttore dell’Unità operativa complessa di Oculistica presso il Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata, ha aggiunto che «all’inizio il campo visivo viene danneggiato nella sua porzione periferica, ma mano che il glaucoma progredisce la percezione dello spazio intorno a sé diminuisce e nascono delle difficoltà in alcune delle attività quotidiane».

Una prima importante conseguenza del paziente con glaucoma è il rischio di cadere anche dentro casa, come dimostrato da diversi studi. «Ciò è legato alla riduzione del campo visivo: quando interessa la porzione inferiore, la persona ha maggiori difficoltà ad esempio a vedere le buche per strada, i gradini, le scale ed è più facile cadere oppure urtare contro qualcosa» ha proseguito Nucci. Alcuni studi dimostrano poi che questa patologia oculare limita la visione e quindi fa aumentare il rischio di incidenti stradali.

Fondamentale è dunque la prevenzione. «Negli stadi iniziali della malattia il glaucoma può essere asintomatico e senza la corretta prevenzione, può essere diagnosticato solo in una fase avanzata del suo decorso, quando ormai sono manifeste importanti e irreversibili perdite del campo visivo. L’aumento della pressione intraoculare, l’aumento dell’escavazione del nervo ottico o una perdita del campo visivo sono da considerare campanello d’allarme per una diagnosi precoce. Pertanto, una corretta prevenzione del glaucoma andrebbe fatta sin dai 10 anni del bambino con una banale misurazione della pressione intraoculare e un esame del fondo oculare con particolare attenzione all’analisi del nervo ottico» ha dichiarato Michele Rinaldi, docente di oftalmologia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli.

«Se è vero che la pressione oculare è il fattore di rischio più importante per sviluppare la malattia, non è sempre presente in tutte le forme con cui la stessa malattia può presentarsi tanto che esiste un tipo particolare di glaucoma che si definisce ‘glaucoma a pressione normale», ha proseguito Michele Figus, oculista presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. «La riduzione della pressione intraoculare non è sufficiente a prevenire l’insorgenza del glaucoma in tutti i soggetti a rischio e non riesce ad arrestarne la progressione in tutti i soggetti già malati. Sono quindi necessarie altre strategie terapeutiche come la neuroprotezione che, affiancate alla riduzione della pressione intraoculare e agendo direttamente sulla cellula neuronale, siano in grado di contrastare la progressiva morte cellulare».

Il Coenzima Q10, noto anche come ubiquinone, è considerato una delle molecole più promettenti da affiancare alla terapia tradizionale del glaucoma. «Si tratta di una molecola simile ad una vitamina presente a livello del mitocondrio che partecipa al metabolismo deputato alla produzione di energia all’interno della cellula e che interviene nei meccanismi di rimozione dei radicali liberi. Ha una specifica azione anti-apoptotica legata alla sua capacità di inibire l’apertura del poro di permeabilità del mitocondrio. Alcuni studi clinici hanno dimostrato che esercita un’attività neuroprotettiva», ha concluso Nucci. Il coenzima Q10 è oggi riconosciuto dalla comunità scientifica come un possibile approccio di supporto nel contrastare i complessi meccanismi di danno neuronale causati dal glaucoma.

Sulla pagina Facebook Soloperituoiocchi dedicata si possono trovare sondaggi e notizie giornaliere per sensibilizzare al controllo: ciascuno può condividere l’hashtag #SOLOPERITUOIOCCHI insieme alla foto dei propri occhi.