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Conoscere e contrastare l’obesità giovanile

Cinque scuole secondarie di secondo grado, l’Istituto di Istruzione Superiore “Tommaso D’Oria” di Ciriè (TO); l’Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Sulpicio” di Veroli (FR); il Liceo Scientifico “Giuseppe Peano” di Roma; il Liceo Ginnasio “Mario Cutelli e Carmelo Salanitro” di Catania; l’Istituto Professionale “Pietro Piazza” di Palermo per un totale di 325 studenti e 105 farmacie in Piemonte, Lazio e Sicilia.

Sono il campione rappresentativo su cui è stata inviata l’indagine “Feel Good”, promossa da Cittadinanzattiva e Federfarma per conoscere il percepito e migliorare l’informazione sul tema dell’obesità giovanile, in particolare, e nel suo complesso. Punto di forma dell’iniziativa, la definizione di un “decalogo” di interventi per arginare il fenomeno.

Ne vogliono sapere di più

I ragazzi sono consapevoli che l’obesità rappresenta un problema importante, patologico. Ma non si accontentano. Vogliono approfondire il tema: lo dichiara oltre il 93% degli studenti, di entrambi i sessi, che hanno partecipato all’iniziativa e poco meno del 60% parteciperebbe ad un progetto dedicato a questi temi.

Riconoscono anche l’implicazione psicologica dell’obesità: quasi il 68% è consapevole delle difficoltà di inserimento nel tessuto sociale dei giovani che ne soffrono, spesso vittime di atti di bullismo secondo i più (91% circa).

Ancora, sette studenti su dieci affermano che l’obesità impatta sulla qualità della vita, che può essere causa dello sviluppo di patologie correlate (50%), a fronte di quasi due su cinque (39% circa) che affermano che sia un disturbo alimentare.

Una quota a parte ha cognizione di un problema diffuso: il 54% lo ritiene un fenomeno preoccupante soprattutto tra i bambini e al sud, secondo il 68% dei ragazzi riconducibile a diversi fattori: predisposizione genetica, cause ambientali, patologie correlate, farmaci, etc. Sono alcuni dei dati rilevati dall’indagine, fra i ragazzi con conoscenze che “superano” in alcuni casi quelle degli adulti.

Il coinvolgimento della farmacia

Le farmacie aderenti, dislocate nei territori in prossimità delle scuole partecipanti, hanno raccolto 1043 questionari di cittadini, in misura maggiore donne, in età lavorativa e con un livello culturale mediamente buono.

Tuttavia, il 29% afferma di saperne poco o affatto di sovrappeso, obesità e implicazioni correlate: 4 su 5 identificano le cause di sviluppo in errati comportamenti personali, alimentari o in stili di vita non congrui, 3 su 4 li riferiscono l’obesità correlata ad altre patologie o alterazioni metaboliche, circa 3 adulti su 5 a fattori genetici o predisposizione familiare. Un peso minore viene dato a aspetti psicologici (52,9%), a fattori socio-economiche e ambientali (42,1%), mentre che l’obesità abbia una insorgenza multifattoriale, non legata alla sola volontà della persona, è la convinzione dei più (80,2%). Infine il 67,8% dei cittadini ritiene l’obesità una vera e propria malattia, impattante al pari di altre patologie croniche (84%).

«Federfarma condivide le finalità e appoggia il progetto Feel Good – dichiara Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale – perché in linea con la quotidiana attività delle farmacie di comunità, dove il farmacista accoglie, informa e orienta il cittadino su salute e corretti stili di vita. L’obesità è una patologia da non sottovalutare e le farmacie vogliono dare il loro contributo».

Le azioni da mettere in campo

Includere l’obesità nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), promuovere la strutturazione di centri ed equipe specializzate ed integrate sul territorio nazionale, oggi presenti a macchia di leopardo.

Sono alcune delle azioni ritenute prioritarie a fronte dei dati emersi dall’indagine e dai numeri della patologia: 18% di ragazzi fra gli 11 e i 17 anni in sovrappeso e 4% obeso, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità al 2022. A ciò si aggiungono altre 9 necessità prioritarie evidenziate da Cittadinanzattiva che richiedono l’impegno congiunto di governo, autorità sanitarie, società scientifiche, associazioni civiche e pazienti e farmacie. Nello specifico:

  • Azioni di (in)formazione e sensibilizzazione sull’obesità, capillarizzata secondo i target, e che coinvolga bambini, adolescenti e genitori.
  • Inclusione, come anticipato, dell’obesità fra i LEA, riconoscendone lo stato di patologia
  • Fare rete sul territorio fra i vari professionisti delle salute: medico di famiglia, pediatra in primo luogo, al fine di rispondere in modo multidimensionale e multiprofessionale ai bisogni delle persone con obesità.
  • Valorizzare il contributo della farmacia di comunità nell’azione di sensibilizzazione della popolazione, nell’offerta di servizi e nella presa in carico dei bisogni di salute di questo cluster di pazienti.
  • Avviare programmi di educazione civica mirati, volti alla promozione della salute e del benessere così come indicato dalla Legge 92/2019, art. 3 comma 2, all’interno dei percorso scolastici.
  • Porre attenzione alla nutrizione, nello specifico nelle mense scolastiche, attraverso le Commissioni mensa da un lato e le Asl dall’altro, strutturando menù sani, vari ed equilibrati, in funzione delle diverse fasce di età.
  • Mitigare l’impatto delle disuguaglianze socio-economiche sull’obesità, sviluppando interventi mirati e inclusivi, tali da favorire una alimentazione sana e all’attività fisica più equo e universale.
  • Contrastare lo stigma sociale, con il supporto del media, di politiche pubbliche, coinvolgendo e valorizzando il ruolo delle organizzazioni civiche e delle associazioni dei pazienti, in questa azione di sensibilizzazione e conoscenza consapevole della problematica.

Altre attività della campagna

Struttura un percorso informativo-formativo interattivo on line nelle scuole mirati al benessere fisico e psichico, alla promozione della body positivity, contrastando e informando all’opposto il body shaming nella vita quotidiana e online.

Inoltre fra le iniziative suggerite dalla campagna indagine, si propone la realizzazione di appositi corner informativi, con i ragazzi nel ruolo di “informatori di salute” sui temi della campagna; la formazione su fattori di rischio e stili di vita, il coinvolgimento di genitori e docenti nell’educare e nel supportare la prevenzione e/o il sostegno alla cura.

Non ultimo, la somministrazione, nelle farmacie aderenti, di un questionario per rilevare il grado di consapevolezza e percezione dei fattori di rischio ed interventi personalizzati di educazione sanitaria.

Cosmofarma 2024: Valore alle persone 

Intervista a Francesca Ferilli, direttore generale Bos

Perché è un evento importante per la categoria? 

Non è solo un’opportunità di business ma anche di formazione, informazione e relazione: aziende, istituzioni e farmacisti possono confrontarsi su contenuti e novità, e fare il punto sul settore.

Quali sono i valori che fanno da fulcro a questa edizione? 

Un’attenzione particolare verrà attribuita al “valore umano”, anche per andare incontro a un momento particolarmente sensibile all’argomento. “Cura. Ispirazione. Evoluzione” è il claim dell’evento, ed evidenzia tre concetti chiave. Prendersi cura, che è ciò che sono chiamati a fare ogni giorno i professionisti della sanità, l’ispirazione come scintilla perché attorno a un’idea abbozzata si lavori per costruire un buon progetto. Infine, l’evoluzione come messa in discussione.

Valori e novità 

L’evoluzione è intesta come un motore di confronto verso la crescita personale e professionale. La farmacia si trova, infatti, davanti a un contesto in evoluzione da diversi aspetti: sia del farmacista verso il proprio cliente/paziente, sia verso il proprio team di lavoro, sia verso l’azienda. Le risorse umane saranno tema nevralgico a livello globale che trova riscontro anche in farmacia.

Ecco perché sono stati creati contenuti mirati che possono approfondire più aspetti: dalla gestione di una squadra alla fidelizzazione di determinate figure professionali, dalla selezione del personale all’utilizzo dell’AI. Anche quest’anno la manifestazione accoglie oltre 100 tra convegni e workshop alla presenza di 215 relatori.

Si parte dalla Business Conference: una tavola rotonda introdotta dal dott. Guido Stratta, fondatore dell’Accademia della gentilezza, che illustrerà come un atteggiamento gentile non significhi debolezza ma forza e porti armonia; lo farà moderando un confronto alla presenza di autorevoli professionisti, una direttrice d’orchestra, una chef, un imprenditore legato alla moda, un allenatore di pallanuoto.

Si farà emergere quanto, al di là delle diverse realtà, le modalità corrette di conduzione determinano un team sempre più sinergico, appagato, stimolato e quindi vincente. Impulsi diversi daranno stimoli che potranno essere traslati nell’ambiente della farmacia.

Ci anticipa qualcosa?

Tra le novità un filone convegnistico legato al valore umano che tratterà tutti gli aspetti legati alla gestione delle risorse umane in farmacia e andrà ad affiancare quelli tradizionali dedicati a temi istituzionali, scientifici, manageriali e di scenario.

Infine, le iniziative speciali: Cosmofarma Digital, SportZone & Benessere, CosmoYoung e le novità rappresentate dalle aree SilverAge e LabGalenica, oltre a convegni in sinergia con professionisti della salute come il podologo e il veterinario.

Farmaci innovativi: AIFA pubblica l’elenco aggiornato a marzo

L’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, aggiorna costantemente l’elenco dei medicinali che, a giudizio della Commissione Tecnico-Scientifica, possiedono il requisito di innovatività terapeutica piena o condizionata.

Tale status poggia sulla valutazione di tre elementi basilari: bisogno terapeuticovalore terapeutico aggiunto e robustezza delle prove scientifiche sottoposte dall’azienda a supporto della richiesta di innovatività. L’elenco rappresenta i prodotti innovativi che devono essere resi immediatamente disponibili agli assistiti, anche in assenza del formale inserimento nei prontuari terapeutici ospedalieri regionali.

Contestualmente all’aggiornamento dell’elenco, l’Agenzia rende disponibili i report di valutazione per il riconoscimento dell’innovatività, per ciascuna indicazione terapeutica.

L’aggiornamento di marzo 2024: esito negativo per due medicinali

L’aggiornamento di marzo 2024 include i report relativi a due medicinali che hanno ottenuto esito negativo nella valutazione ai fini dell’innovatività.

Si è trattato di: COLUMVI (glofitamab) indicato, in monoterapia, per il trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario dopo due o più linee di terapia sistemica; e di ZYNLONTA (loncastuximab tesirine) indicato, in monoterapia, per il trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma ad alto grado a cellule B recidivanti o refrattari, dopo due o più linee di terapia sistemica.

Asma zero week, un cambio di paradigma per pazienti asmatici

Asma Zero Week, giunta ormai all’ottava edizione, è l’iniziativa a livello nazionale di consulenze specialistiche gratuite per pazienti con asma non controllato. Un’occasione, promossa da FederASMA e ALLERGIE, per presentare uno scenario di cura davvero evoluto.

Patrocinato dalla Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC) e della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS), l’evento rappresenta un impegno sinergico di Associazioni di Pazienti, Respiriamo Insieme, Società Scientifiche e medici specialisti che si concretizza nell’arco di due settimane, la prima dal 13 al 17 maggio e la seconda dal 27 al 31 maggio. Periodo in cui, coloro che soffrono di asma non controllato, potranno effettuare gratuitamente una valutazione specialistica dello stato di malattia e ricevere consigli utili alla sua gestione.

Asma Zero Week 2024, infatti, oltre a rappresentare un’opportunità per promuovere una corretta informazione, è un momento per comunicare ai pazienti e ai loro familiari, le opzioni terapeutiche disponibili che oggi possono permettere di modificare in modo sostanziale la gestione della patologia, ridefinendo anche gli obiettivi terapeutici.

Negli ultimi anni sono stati sviluppati farmaci biologici noti anche come anticorpi monoclonali: una svolta significativa nel trattamento dell’asma grave. Si tratta di molecole progettate per agire selettivamente sulle cellule o sui mediatori dell’infiammazione direttamente responsabili dell’asma, offrendo terapie personalizzate e di precisione.

Questa classe di farmaci offre la possibilità di ottenere un migliore controllo di malattia, consentendo di ridurre la frequenza delle esacerbazioni, le visite al pronto soccorso e l’uso di OCS. Nuove opzioni terapeutiche, dunque, che inaugurano un vero e proprio cambio di paradigma rispetto al passato, perseguendo risultati sempre più ambiziosi e al contempo semplificando il trattamento offerto ai pazienti. Senza trascurare il concetto di remissione della malattia, obiettivo terapeutico sfidante ma raggiungibile.

L’evento è anche un’importante occasione per le persone con asma al fine di aumentare la consapevolezza della loro malattia e la fiducia nei presidi terapeutici, contribuendo a migliorare l’aderenza al trattamento più appropriato e, quindi, il controllo dei sintomi.

Sul sito www.asmazeroweek.it sono disponibili tutte le informazioni per partecipare all’evento, insieme all’elenco completo e aggiornato dei circa 40 Centri di pneumologia e allergologia che aderiscono all’iniziativa.

Per prenotare le consulenze è già a disposizione dei pazienti con asma non controllato il Numero Verde 800 628989, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Portogallo: in farmacia accessibili i farmaci ospedalieri

Per migliorare l’accessibilità e l’efficienza dell’assistenza sanitaria, il Governo portoghese ha introdotto nuove disposizioni che facilitano la dispensazione dei farmaci ospedalieri nelle farmacie sul territorio.

A livello normativo questo è stato reso possibile grazie al Decreto Legge n. 138 del 29 dicembre 2023, che ha stabilito al primo comma dell’articolo 4 la “dispensazione locale dei farmaci”, includendo, all’interno dei locali identificati, anche le farmacie territoriali.

Il valore della distribuzione di prossimità per i cittadini

Inutile sottolineare quanto in particolare la pandemia Covid-19 abbia evidenziato il valore della prossimità per i cittadini, con importanti impatti anche di carattere economico e sociale. 

Più nello specifico, in Portogallo oltre 200mila cittadini curati in ospedale per diverse patologie – in primis quelle oncologiche, ma anche per malattie autoimmunitarie, alcune malattie infettive, piuttosto che per la terapia post-trapianto di organi e per la salute mentale, devono recarsi mensilmente in ospedale per poter ritirare i farmaci di cui necessitano dai rispettivi servizi farmaceutici ospedalieri.

Appare superfluo rimarcare le criticità organizzative e finanche economiche cui i pazienti vanno incontro, costretti a percorrere spesso lunghe distanze, in aree non adeguatamente coperte dal servizio pubblico.

I vantaggi del programma di dispensazione di prossimità

Si stima che a beneficiare del servizio di distribuzione di prossimità attraverso le farmacie territoriali potrebbero essere ben 150mila portoghesi, riservando il ricorso ai servizi farmaceutici ospedalieri ai casi più complessi da gestire piuttosto che alle situazioni in cui la terapia richiede delle modifiche ed è quindi necessario un consulto medico.

Farmaci disponibili sul territorio e target del programma

Il programma di distribuzione territoriale risulta potenzialmente accessibile a tutti i pazienti cui vengono prescritti farmaci dispensati in ospedale, previo loro consenso e positiva valutazione da parte delle équipe mediche. 

L’elenco dei farmaci coperti dal programma non è ancora stato pubblicato; si prevede tuttavia che andrà a ricomprendere principalmente i farmaci ad oggi disponibili soltanto attraverso il servizio farmaceutico ospedaliero.

Luogo di dispensazione e monitoraggio

I pazienti potranno scegliere il luogo di dispensazione e questa modalità implicherà che ogni unità ospedaliera dovrà mettere in atto misure per garantire un efficace monitoraggio farmaco-terapeutico e la salvaguardia della sicurezza del paziente.

La dispensazione di prossimità è il frutto di un lungo iter tecnico e legale che ha coinvolto diversi enti del SSN portoghese e partner, tra cui l’Associazione Nazionale delle farmacie portoghesi.

Partendo da piccole esperienze locali, è stato strutturato un sistema che consentirà di standardizzare le procedure di dispensazione di prossimità a livello nazionale, migliorando l’accesso per i pazienti e riducendo eventuali disuguaglianze anche nell’ottica di una migliore aderenza terapeutica.

Tradizione nell’innovazione: gli scenari della farmacia

Il nostro sistema sanitario da anni affronta la gestione economica dei servizi forniti alla popolazione, mediando con la sostenibilità degli stessi. Modelli di analisi di contenimento della spesa hanno come obiettivo quello di mantenere elevato lo standard di qualità, in uno scenario di invecchiamento della popolazione. Da qualsiasi lato vengano esaminati, sia in ospedale sia sul territorio, i servizi richiedono scelte idonee, ma coraggiose.

Il giudizio di valore assegnato dal cliente è fondamentale per la sostenibilità. Il mix tra parametri di valore e il relativo costo per sostenerlo vengono esemplificati da una combinazione estremamente semplice:

  • parametri valutativi dei clienti del Ssn: good (buono), cheap (economico) e fast (veloce);
  • combinazioni possibili: good&cheap – non può essere fast, e fast&good – non può essere cheap.

La farmacia terrà in debito conto questi aspetti quando deciderà o meno di sviluppare un servizio nuovo nel mondo retail. Retail è sinonimo di prossimità e capillarità. La farmacia è un servizio sanitario che si sviluppa in questo mercato. Gli ultimi dati Istat analizzano le abitudini degli Italiani rispetto ad alcuni indicatori che guardano all’interazione tra servizi pubblici e cittadini. Il calo generalizzato degli accessi ai servizi pubblici è un fenomeno particolarmente evidente nella ripresa post-Covid.

Le farmacie sembrano rispondere meglio alle richieste delle famiglie sia nel confronto dello scenario sanitario, Asl in particolare, sia nel confronto dello scenario di puro retail, negozi di vicinato e supermercati. La ricetta elettronica dematerializzata, i servizi hanno modificato i percorsi tradizionali del paziente e hanno evidenziato il valore e il ruolo di una sanità retail.

Il 14% delle famiglie con differenze nelle aree geografiche trova difficoltoso raggiungere le farmacie. Il potenziale uso dei droni in un prossimo futuro potrebbe rispondere anche a questa richiesta di maggiore vicinanza, raggiungendo un potenziale stimabile in circa 3,5 milioni di famiglie, secondo i dati Istat.

Paziente e consumatore

In questi anni, queste terminologie hanno appassionato le campagne e le comunicazioni di marketing sanitario, basandosi su un presunto differente comportamento d’acquisto. È stato definito “malato” un paziente che ha una patologia e “consumatore” colui che è attento ai prodotti commerciali.

Il concetto inglese di customer, “cliente”, supera queste classificazioni e definisce prospettive di ascolto, di cura e trattamento nei confronti della persona più complete. In farmacia si va per soddisfare un bisogno di salute. Le ansie e preoccupazioni debbono essere tenute in debito conto.

Il farmacista è ben cosciente di questo aspetto e da sempre esercita questo ruolo, ma la comfort zone acquisita negli anni attraverso abitudini, conoscenze di mercato, metodiche di approccio al paziente o al consumatore viene modificata dal “mondo vuca” (velocity, uncertain, complexity, ambiguity). La velocità può portare a perdere di vista le certezze. Conseguentemente, trovare difficoltà nello “sbrogliare” le matasse della complessità e dell’ambiguità del mercato.

Le iniziative di cambiamento, tipiche di un’azienda attenta e presente nel mercato, nascono dal trovare aspetti “creativi” da questi possibili cambi di marcia. Studiare altre aree in differenti settori potrebbe permettere di creare modelli innovativi per la salute.

Interesse al cambiamento

Quando un’organizzazione non riesce a offrire prodotti o servizi che la clientela vuole e ai prezzi che può permettersi, nasce l’esigenza di cambiare modello.

Dalle analisi svolte su molte aziende, emerge chiaramente che, se sino a pochi anni fa il tempo per realizzare progetti di cambiamento era dilatato, oggi, per vincere o recuperare gli errori, non c’è già più tempo. Le scelte dovranno essere razionali, intuitive, soprattutto rapide.

Managerialità e leadership

Buon manager o buon leader, è l’eterno dubbio aziendale. C’è necessità di qualcuno che abbia l’abitudine a guardare dietro per poter portare in avanti un progetto chiaro e di successo. Alle spalle ci deve essere una squadra adeguata e pronta a guardare in avanti come il manager/leader. Se non è così, bisogna fermarsi e fare in modo che il comportamento manageriale o da leader sia percepito e svolto da tutti i collaboratori.

Spetta a queste figure trasmettere con l’esempio e la buona comunicazione una visione chiara e concreta. Razionalizzare la propria squadra, assegnare compiti sinergici diventano must nei momenti di cambiamento. Trovare collaboratori, motivandoli con percorsi chiari di sviluppo, trattenere i talenti diventano obiettivi valutativi delle capacità manageriali e di leadership. Atteggiamenti autoritari e/o di micromanagment sono forze volute che continuano a sostenere lo status quo e, quando non necessarie, bloccano i progetti. Una vision chiara permette di superare qualsiasi potenziale di resistenza al cambiamento.

PNRR e ricerca biomedica

I fondi europei #NextGenerationEU consentiranno ai ricercatori operanti all’interno del servizio sanitario nazionale di portare avanti progetti di ricerca in diversi ambiti chiave: dalle Malattie rare ai Tumori rari alle Malattie croniche non trasmissibili – con topic specifici su Innovazione in campo diagnostico o Innovazione in campo terapeutico e Fattori di rischio e prevenzione o Eziopatogenesi e meccanismi di malattia – e Proof of Concept.

Le divere fasi di valutazione

La valutazione dei progetti, così come previsto dall’avviso, è stata svolta in modo da assicurare una netta separazione tra le fasi istruttorie, di valutazione e di audit, ed è stata suddivisa in due fasi.

Nel corso della prima fase è stata effettuata una valutazione scientifica secondo il sistema della peer review, da parte di due revisori internazionali. A seguito di una valutazione autonoma e indipendente di ciascuno dei revisori, assegnati per area specifica in base all’expertise, i due revisori si sono confrontati con il sistema del Face-to-Face (F2F) per raggiungere un accordo.

La seconda parte dell’iter ha compreso la valutazione di specifici panel scientifici, uno per tematica, per l’ulteriore verifica e validazione della graduatoria di merito.

L’audit finale, poi, è stato svolto dal Comitato Tecnico Sanitario il quale, a seguito di verifiche previste dal Bando, ha stilato una graduatoria definitiva per ciascuna tipologia progettuale, approvando la relativa attribuzione del finanziamento.

I progetti presentati e ammessi

Le proposte complessivamente presentate sono state 533. I progetti ammessi al finanziamento sono stati 334.

Più nello specifico, nell’ambito delle malattie rare, a fronte di 29 progetti presentati ne sono stati finanziati 24; nell’ambito dei tumori rari finanziati 52 progetti a fronte di 74 proposte; nell’ambito delle Malattie Croniche non trasmissibili con topic su Innovazione in campo diagnostico o in campo terapeutico sono stati ammessi al finanziamento 172 progetti su 294; altresì, per quanto concerne i topic su Fattori di rischio e prevenzione o Eziopatogenesi e meccanismi di malattia ammessi al finanziamento 34 di 72 progetti.

Infine, l’area Proof of Concept ha visto l’ammissione di 52 progetti a fronte di 64 proposte presentate.

Cosmofarma 2024: violenza di genere e il ruolo della farmacia

Pharmagest Italia, Pharmathek e Th.Kohl hanno deciso di supportare il progetto di Cosmofarma creando uno spazio dedicato alla sensibilizzazione sulla violenza di genere all’interno della fiera, presso il padiglione 30.

L’obiettivo è quello di promuovere la consapevolezza e offrire sostegno alle vittime di violenza, dando loro un punto di riferimento e una voce. Infatti, è importante anche in Farmacia tenere alta l’attenzione per riconoscere e accogliere i segnali di aiuto che possono provenire dall’utenza femminile e dalla comunità LGBTQI+.

La Piazza del Rispetto, situata nel PAD 30, sarà il luogo dove sarà possibile trovare sedute e una panchina rossa, simbolo del movimento contro la violenza di genere. Qui, le volontarie che saranno presenti al desk spiegheranno come affrontare una richiesta di aiuto e informeranno i professionisti sanitari sulle campagne nazionali e locali alle quali partecipare. Tra cui: Differenza Donna, Casa delle donne per non subire violenza, Farmaciste Insieme e Collettivo Re.Vulva.

Inoltre, Pharmagest Italia, Pharmathek e Th.Kohl hanno deciso di sostenere anche il convegno organizzato da Cosmofarma, Farmaciste Insieme che si terrà sabato 20 aprile. Il convegno, dal titolo “Violenza di genere e il ruolo di presidio della farmacia territoriale”, si concentrerà sul ruolo fondamentale delle farmacie come presidi sanitari territoriali nel contrastare la violenza di genere.

A Bassano al via il progetto CURES

Utilizzare innovativi strumenti per la cura e la diagnosi di patologie e garantire un accesso più equo ai servizi.

Sono queste le finalità alla base del progetto ‘CURES’, una iniziativa internazionale all’interno della quale si inserisce anche il progetto al via il 15 aprile a Bassano, Vicenza, che consentirà ai pazienti cronici di effettuare alcune visite di controllo in farmacia – al momento cardiologiche e otorinolaringoiatriche –, grazie alla telemedicina. 

Gli obiettivi del progetto

L’obiettivo principale dell’iniziativa è agevolare l’accesso ai controlli periodici ai soggetti anziani e ai residenti delle aree montane, che incontrano maggiori difficoltà nel raggiungere le strutture ospedaliere, oltre a ridurre i tempi di attesa.

Il progetto avviato in questi giorni segue due anni di sperimentazione dell’utilizzo della telemedicina in farmacia nella USL Pedemontana e si prefigge di stabilizzare l’accesso ai controlli in telemedicina almeno per l’area cardiologica e otorinolaringoiatrica.

L’accordo 

Sulla base dell’accordo tra Regione Veneto, Federfarma Vicenza, Farmacieunite e Usl Pedemontana, alle 30 farmacie che hanno aderito all’iniziativa verrà fornita l’attrezzatura necessaria, ovvero quella per il collegamento video tra i pazienti e gli specialisti ospedalieri, oltre alle strumentazioni necessarie alla misurazione a distanza di parametri per la valutazione clinica. 

Al professionista della farmacia il compito di semplificare il collegamento tra pazienti e specialisti: il farmacista andrà difatti ad accogliere il paziente in un’area appositamente predisposta mentre lo specialista provvederà a selezionare i pazienti idonei ed eseguire gli accertamenti, inviando il referto per via telematica.

Nota Informativa Importante su nirmatrelvir e ritonavir

Paxlovid è un medicinale antivirale a base di due principi attivi (nirmatrelvir + ritonavir) utilizzato per il trattamento di soggetti adulti con infezione da Sars-CoV-2 che non necessitano di ossigenoterapia ma che sono a rischio di progressione alla forma grave della malattia. 

Il suo utilizzo può, tuttavia, innescare reazioni avverse gravi, talvolta anche fatali, causate da interazioni farmacologiche con alcune classi di medicinali. Alla luce di ciò, Pfizer, in accordo con le Autorità regolatorie europee e con l’Agenzia italiana del Farmaco – AIFA, ha diffuso una nota informativa importante.

Interazioni gravi con immunosoppressori

Trattandosi di un potente inibitore del CYP3A, la somministrazione di Paxlovid in pazienti che ricevono farmaci concomitanti metabolizzati dal CYP3A, aumenta le concentrazioni plasmatiche di tali farmaci.

Al fine di gestire al meglio la co-somministrazione di questi medicinali con Paxlovid, è necessaria una valutazione da parte di un gruppo multidisciplinare di specialisti, viene evidenziato nella nota.

Altresì, sono stati segnalati casi di reazioni avverse gravi – alcune delle quali fatali – a seguito di interazioni farmacologiche tra Paxlovid e alcuni immunosoppressori, inclusi gli inibitori di calcineurina (voclosporina, ciclosporina e tacrolimus) e gli inibitori di mTOR (everolimus e sirolimus). 

In diversi casi, è stato osservato che le concentrazioni di immunosoppressore aumentavano rapidamente fino a livelli tossici dando origine a condizioni potenzialmente fatali.

“A causa del rischio di interazioni gravi, la co-somministrazione di questi immunosoppressori deve essere presa in considerazione soltanto se è possibile effettuare un attento e regolare monitoraggio delle concentrazioni sieriche dell’immunosoppressoreevidenzia la nota, in cui viene specificato come il monitoraggio debba essere effettuato non soltanto nel periodo di co-somministrazione con Paxlovid, ma anche nel periodo successivo al trattamento.

Necessaria una attenta valutazione rischi-benefici

La nota evidenzia infine che, alla luce di quanto sopra, il potenziale beneficio del trattamento con Paxlovid deve essere attentamente valutato rispetto ai gravi rischi nel caso in cui le interazioni farmacologiche non siano gestite in modo adeguato.