Alfabetizzazione sanitaria, il possibile ruolo del farmacista

In tempi di bufale, la posizione di primo piano dei farmacisti nell’interagire quotidianamente con i cittadini li potrebbe porre quali protagonisti delle iniziative di alfabetizzazione sanitaria volte proprio a prevenire le credenze errate diffuse dalla rete.

alfabetizzazione sanitaria con il farmacista

La proposta di un ruolo più attivo dei farmacisti in tal senso viene da Ilaria Passarani, il nuovo segretario generale del Pgeu (Pharmaceutical group of the European Union, l’associazione dei farmacisti europei), che ha dichiarato a Filodiretto che “per la qualifica professionale del farmacista e per il facile accesso che il paziente ha alla farmacia, questa si rivela il luogo ideale per una fonte di informazione affidabile sul farmaco e aiutare i pazienti a navigare in questo mare di informazioni sulla salute”.

L’alfabetizzazione sanitaria in Europa

Un recente sondaggio condotto nell’ambito del progetto europeo European Health Literacy Project (HLS-EU) – che ha visto impegnati Austria, Bulgaria, Germania, Grecia, Irlanda, Olanda, Polonia e Spagna e i cui risultati sono stati pubblicati sullo European Journal of Public Health – ha fotografato l’attuale livello di alfabetizzazione sanitaria (health literacy) tra i cittadini del Vecchio Continente attraverso la somministrazione di un questionario, sottoposto a un campione indipendente di 7 mila persone di più di 15 anni in otto diversi paesi (circa mille per paese). A ciò si è aggiunta la review sistematica delle definizioni e dei modelli correnti di alfabetizzazione sanitaria riportati nella letteratura scientifica, sulla base dei quali è stato elaborato un nuovo modello concettuale comprensivo di tutte le principali dimensioni della health literacy basate sulle evidenze.
L’indice di alfabetizzazione sanitaria medio è risultato particolarmente elevato in Olanda (37,06), mentre il valore più basso è stato riscontrato in Bulgaria (30,50). Il 12,4% del campione totale ha mostrato un livello insufficiente di health literacy, ma con differenze significative tra i diversi Stati (26,9% per la Bulgaria, 1,8% per l’Olanda, ai due estremi). I livelli più bassi di alfabetizzazione, inoltre, appaiono essere associati alle persone più fragili, spesso anziane e che più spesso ricorrono ai servizi sanitari, hanno un basso livello economico e un basso grado d’istruzione.