Alghe, un concentrato di principi attivi

La soluzione alle malattie cronico-degenerative arriverà dalle alghe marine?

Alzheimer, diabete, colesterolo, sono alcune delle malattie che possono trarre giovamento dalle alghe marine. Se ne è parlato nell’ambito del convegno scientifico “Alghe nuove frontiere per la longevità: una cura per le malattie degenerative legate all’invecchiamento e per il miglioramento delle funzioni cognitive” patrocinato da Lacote-Guam.

Ai microfoni di farmacianews.it, Giovanni Scapagnini (professore associato di Biochimica Clinica Dipartimento Scienze per la Salute, Università degli Studi del Molise), uno dei maggiori esperti rispettivamente nel campo delle neuroscienze e degli ambienti marini, spiega le motivazioni e gli ambiti in cui le alghe marine costituiscono concretamente una nuova frontiera per la medicina. Innalzamento dei livelli metabolici ed energetici, depurazione e disintossicazione, rallentamento dei processi dell’invecchiamento cerebrale sono solo alcune delle azioni che le alghe svolgono sul nostro organismo. Polifenoli, acidi grassi omega 3 a catena lunga (acido docoesanoico DHA e ecosopentanoico EPA) e omotaurina sono alcuni dei composti fitochimici attivi presenti nelle alghe.

 

 

1 COMMENTO

  1. Sì, sono perfettamente d’accordo sul beneficio che si potrà ottenere dalle alghe, per quanto riguarda le malattie degenerative.
    I medici del futuro saranno sempre più portati a consigliare prodotti naturali.

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