Più tempo per il paziente se è il robot a dispensare i medicinali

All’interno di una farmacia molti compiti possono essere eseguiti da un robot invece che da un essere umano. In questo modo il farmacista può esimersi dall’erogazione, dedicare più tempo a utilizzare le proprie competenze cliniche e avere una visione d’insieme del business 

La farmacia è storicamente un luogo dove le persone si recano per avere un aiuto, per trovare professionisti competenti in grado di risolvere problemi connessi con lo stato di salute e dove il rapporto personale e di fiducia relega in secondo piano l’aspetto commerciale. Va perciò da sé che, siccome l’assistenza sanitaria ha un volto così umano, il pensiero dell’automazione nell’area del benessere è ancora un anatema per molti.

Cambiano i tempi della dispensazione dei medicinali

Un robot eroga i farmaci prescritti utilizzando un sistema di codici a barre e riducendo al minimo qualsiasi errore. Inoltre, il processo di dispensazione può avvenire senza la necessità di una ricetta cartacea, perché il robot memorizza ogni ricetta non appena il medico la rilascia elettronicamente. Altro indiscusso vantaggio: la velocità delle prestazioni di erogazione del robot riduce i tempi di attesa al banco del 30% per i pazienti, perché il farmacista non deve più andare alla ricerca del medicinale tra gli scaffali del magazzino. Inoltre, il robot consente di avere un inventario costantemente aggiornato e di tenere le scadenze sotto controllo.

Oltre alla scansione e all’utilizzo dei codici a barre per verificare i farmaci, i robot possono anche confezionare, conservare e dispensare prescrizioni complete. Le scatole di farmaci che si assomigliano possono essere anche confuse o conteggiate in modo errato dal personale della farmacia, mentre un robot non ha questo problema. Con il robot che dispensa il medicinale, i farmacisti sono in grado di concentrarsi sul fornire ai clienti le istruzioni corrette su come prendere la terapia e possono rispondere alle domande per migliorare la qualità della vita di un cliente. I farmacisti potrebbero avere anche l’opportunità di fornire informazioni sulle cure e mettere in atto dei servizi come la somministrazione di vaccinazioni e l’esecuzione di screening sanitari. Nonostante si vedano, in genere, aumentare del 10-15% gli articoli venduti dopo l’installazione di un robot, la diffusione dell’automazione nelle farmacie rimane ancora bassa (circa il 40% in Europa).

I punti critici

Nel frattempo che i robot diventeranno più piccoli, più efficienti e più convenienti, il loro utilizzo potrebbe essere destinato a crescere. E anche le farmacie di dimensioni ridotte potrebbero pensare a integrare l’attività con i robot, soprattutto come un tratto distintivo dai loro concorrenti. Tuttavia, non vale la pena prendere in considerazione la loro adozione se non si erogano volumi considerevoli. In genere, tra le farmacie che hanno installato un robot si nota che i maggiori benefici li hanno quelle che vendono più di 8.000-10.000 articoli al mese, poiché hanno un certo livello di complessità nel business, ma anche alcune farmacie che si attestano attorno ai 6.000 articoli hanno avuto ritorni interessanti.

Una preoccupazione che i farmacisti hanno riguardo l’automazione è l’affidabilità. I robot dispensatori sono molto stabili e funzionano quasi al 100% senza guasti. Ma nell’improbabile eventualità che si verifichi un malfunzionamento, le stime dicono che la maggior parte dei problemi può essere risolta entro quattro ore, con oltre l’85% dei casi eseguiti a distanza. Tuttavia, la chiave per il corretto funzionamento della tecnologia è una manutenzione regolare.
D’altro canto, i robot sono macchine gestite da programmi per computer, che possono fallire senza preavviso. Perciò l’installazione degli aggiornamenti software è un aspetto prioritario e deve essere eseguita costantemente e correttamente per evitare errori in futuro.

Questa attività può richiedere tempo e può avere un impatto importante sul sistema di gestione della farmacia.