All’Iss la responsabilità dei Registri di sorveglianza sulla salute

Con la pubblicazione in G.U (n. 109 del 12 maggio 2017) del decreto “Identificazione dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie, in attuazione del Decreto legge n. 179 del 2012”, l’Istituto superiore di sanità (ISS) ha ricevuto dal governo la responsabilità dei Registri di sorveglianza sulla salute. Un passo importante per il futuro dell’Istituto, che ne riconfigura il quadro d’azione assegnandoli un ruolo di primo piano nella costruzione di un sistema informativo sanitario adeguato e stabile a beneficio di tutti gli italiani.

Sono attualmente quindici i registri di patologia di rilevanza nazionale che passano sotto la responsabilità dell’ISS; l’Istituto è anche responsabile della maggior parte dei trentuno sistemi di sorveglianza (alcuni fanno capo al Ministero della Salute). La riconduzione a un unico soggetto di tutti i sistemi e i registri dovrebbe aiutare a migliorare tutte le attività della filiera sanitaria: quelle che impattano direttamente sui pazienti (prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione) e quelle che coinvolgono le istituzioni, il mondo della ricerca, le aziende del settore e le infrastrutture sul territorio (programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell’assistenza sanitaria e della ricerca scientifica in ambito medico, biomedico ed epidemiologico).

Finalmente con i registri sarà possibile avere una raccolta sistematica di dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici, trattati secondo le norme che garantiscono la privacy”, scrive il presidente dell’ISS Walter Ricciadi in un editoriale. Il decreto, infatti, definisce con precisione il tipo di dati che si possono raccogliere, chi può averne accesso e le misure per garantirne la sicurezza.

Per alcune patologie, come l’endometriosi o la talassemia, la disponibilità dei registri di sorveglianza permetterà per la prima volta il censimento esatto dei pazienti, un passaggio fondamentale per una migliore programmazione delle risorse.