Ampliare l’assortimento dei cibi biologici in farmacia

shutterstock_47581948È una scelta strategica e vincente in questo momento di contrazione dei consumi? La scelta è corretta. Insieme al mass market e ai negozi specializzati, è il momento del bio in farmacia. Sono in crescita le allergie alimentari che coinvolgono il sistema immunitario, le intolleranze che riguardano il metabolismo, ma soprattutto la celiachia, l’intolleranza permanente al glutine, vera e propria malattia. Tanto che i prodotti per celiaci sono mutuabili dal Servizio Sanitario nazionale. Sempre più persone si affidano, quindi, ai consigli del farmacista. Senza contare che, in tante piccole realtà, la farmacia potrebbe essere l’unico punto vendita di riferimento per questi prodotti.  È necessaria un’offerta ampia e articolata di alimenti per diete particolari: senza glutine, senza latte, senza uova, senza zucchero, senza sale, senza lievito, senza frumento, a basso contenuto di grassi, ricchi di fibre e altro ancora.
Tre sono le motivazioni per cui le persone scelgono di “sposare” il mondo bio: 1) la salute. Si sceglie il biologico prima di tutto “per star bene”, perché “è in arrivo un bimbo in famiglia” e per “una scelta di vita sana”. Il bio è soprattutto una scelta di sicurezza, una via di fuga dall’artificiale legato al cibo. Le altre motivazioni indicate dagli intervistati sono più “mediche”: patologie, intolleranze, allergie, diete, terapie; 2) le motivazioni ambientali. Con le parole ricorrenti come ambiente, senza pesticidi, seguite da motivazioni più strettamente etiche indicate proprio con il termine scelta etica o con la volontà espressa di far crescere la filiera bio, in particolare i produttori, ma anche l’industria e i negozi; 3)  la consapevolezza, la scelta meditata, voluta, in alcuni casi accompagnata da un’alimentazione vegetariana e poi l’educazione familiare ricevuta verso questo tipo di approccio (fonte: estratto da indagine BioBank). Tra i prodotti più acquistati, indicati al primo posto in ordine di importanza per numero di risposte, emergono cereali e farine, pasta, pane e prodotti da forno, olio e condimenti, tutti alimenti  che devono risultare acquistabili in farmacia al fine di fornire un servizio completo e creare sinergia e complementarietà all’interno dell’offerta.

Beatrice Pisano