Approvato il testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali

In attuazione della legge sulla semplificazione, la razionalizzazione e la competitività dei settori agricolo e agroalimentare (legge 28 luglio 2016, n. 154) sono stati approvati due decreti legislativi in via definitiva dal consiglio dei ministri, su proposta di Paolo Gentiloni in qualità di ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Questi introducono nuove norme in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali, oltre a intervenire sull’organizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea).

Testo unico sulle piante officinali

Il decreto, ai sensi dell’articolo 5 della legge delega, costituisce il nuovo Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali. Il testo ha fatto proprie le conclusioni del tavolo di filiera delle piante officinali, istituito nel 2013.

Adegua la disciplina vigente dando un nuovo assetto al settore, tenendo conto delle normative europee, “in modo da favorirne la crescita e lo sviluppo e da valorizzare le produzioni nazionali, garantendo al contempo una maggiore trasparenza e conoscenza al consumatore finale”.

In particolare, il decreto:

  • fornisce una nuova definizione di piante officinali, prevedendo inoltre l’istituzione dei registri varietali delle specie di piante officinali, nei quali sono elencate le piante officinali ammesse alla commercializzazione e sono stabilite le modalità e le condizioni per la certificazione delle sementi;
  • chiarisce in maniera inequivoca che la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali sono considerate a tutti gli effetti attività agricole;
  • disciplina la raccolta spontanea, in modo da evitare il depauperamento delle aree a questa destinate e da favorire una maggiore conoscenza delle stesse zone, delle piante e dell’ambiente in cui si sviluppano;
  • stabilisce che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, deve essere adottato il Piano di settore della filiera delle piante officinali, che costituisce lo strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali, al fine di incentivare lo sviluppo di una filiera integrata dal punto di vista ambientale, di definire forme di aggregazione professionale e interprofessionale capaci di creare condizioni di redditività per l’impresa agricola e di realizzare un coordinamento della ricerca nel settore;
  • prevede, per le Regioni, la possibilità di istituire, nel rispetto della normativa dell’Unione europea, marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera delle piante officinali.

Riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura

Le norme approvate dovrebbero rispondere alle specifiche esigenze del settore e assicurare maggiore efficienza all’agenzia. In particolare gli obiettivi perseguiti sono:

  • migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole;
  • razionalizzare e contenere la spesa;
  • innalzare l’efficienza del sistema di pagamenti;
  •  rivedere e ottimizzare il modello di coordinamento degli organismi pagatori a livello regionale;
  • rivedere l’attuale sistema di gestione del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale);
  • ottimizzare l’accesso alle informazioni, mediante la realizzazione di una piattaforma informatica che permetta una più
  • forte integrazione tra le articolazioni regionali e la struttura centrale.

Infine, il decreto mira ad assicurare in modo più strutturato e netto la separazione tra le funzioni di organismo di coordinamento e di organismo pagatore attribuite all’Agea.