Carenza farmaci: per Federfarma Lombardia gli allarmismi non servono

Sulla questione dell’irreperibilità dei farmaci, sollevata recentemente da Federfarma Verona, Federfarma Lombardia si dice d’accordo con Aifa, che esclude l’esistenza di un’emergenza sul territorio

Annarosa Racca
Annarosa Racca, presidente Federfarma Lombardia

“Siamo d’accordo con l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco: gli ondivaghi episodi di irreperibilità che si registrano nelle farmacie su alcuni medicinali – spesso sempre gli stessi, mancanti a singhiozzo ora in una provincia e ora in un’altra – non si risolvono con allarmismi e protagonismi”. Così Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, è intervenuta nella vicenda riguardante i casi di carenze denunciati nei giorni scorsi in Veneto.

Mercoledì 21 febbraio, nell’ultima seduta del tavolo tecnico istituito due anni fa per monitorare il fenomeno della carenza dei farmaci insieme alla filiera farmaceutica, Aifa ha esaminato i casi di irreperibilità registrati nelle farmacie su alcuni medicinali e ha fatto sapere che si tratta di casi ‘puntiformi’, smentendo l’esistenza di emergenze sul territorio.

Nel periodo compreso tra ottobre 2017 e gennaio 2018, le segnalazioni di indisponibilità di medicinali inviate dalle farmacie lombarde alla Regione tramite Federfarma sono state tra le 900 e le 1.200 al mese. “Tenuto conto che in Lombardia abbiamo più di 2.400 farmacie private”, dice Luigi Zocchi, segretario di Federfarma Lombardia, “le medie sono inferiori a mezza segnalazione al mese per farmacia”.

Le carenze alle quali si riferiscono le denunce venete non riguardano i farmaci elencati nella lista Aifa dei medicinali indisponibili a livello nazionale per difficoltà produttive.

“Per fronteggiare le indisponibilità transitorie la risposta deve arrivare da interventi coordinati tra tutti gli attori della distribuzione farmaceutica: quello che fa da due anni il Tavolo dell’Aifa sulle carenze”, conclude Racca.