Consigliare i genitori sullo svezzamento: le piramidi alimentari per la prima infanzia

Per aiutare genitori e operatori sanitari nel percorso dello svezzamento, l’Istituto di Scienza dell’Alimentazione ha stilato una serie di indicazioni utili, che si riassumono in due piramidi alimentari per la prima infanzia.

Cosa sono le piramidi alimentari per la prima infanzia?

Le piramidi alimentari della prima infanzia si ispirano alle abitudini alimentari della Dieta Mediterranea e alla tradizione del nostro Paese nella cura dei bambini. Contengono indicazioni suddivise per numero di pasti, per giornata e per settimana, per tenere conto della nuova tendenza a calcolare l’apporto nutrizionale in termini non solo giornalieri ma anche settimanali, al fine di garantire varietà di alimenti e nutrienti.

La prima piramide alimentare

La prima delle due piramidi alimentari dell’infanzia coincide con l’arrivo della prima pappa. Possiamo suddividerla in questo modo:

  • Al giorno: 3-4 poppate + 1 pappa.
  • A settimana: 21-28 poppate + 7 pappe. Queste sette pappe devono garantire, nelle giuste porzioni, questi alimenti: crema di cereali o pastina, ortaggi e brodo vegetale, frutta, carne, pesce e olio d’oliva.

La seconda piramide alimentare

Dopo la prima pappa, la seconda delle due piramidi alimentari prevede invece un aumento della varietà alimentare, sia su base giornaliera che settimanale. La possiamo suddividere in questo modo:

  • Al giorno: 4 pasti, suddivisi in 2 pappe + 2 poppate.
  • A settimana: 28 pasti, suddivisi in 14 pappe + 14 poppate.

Tra gli alimenti consentiti troviamo il riso, il semolino e la pastina, il formaggio, il tuorlo d’uovo e i legumi. Frutta e verdura sono presenti a ogni pasto, mentre si alternano le fonti di proteine:

  • legumi: fino a 5 volte a settimana
  • carne: fino a 3 volte a settimana
  • pesce: fino a 3 volte a settimana

Quali porzioni utilizzare nella preparazione delle pappe?

Il consiglio è di consumare metà del vasetto di omogeneizzato a pasto nella prima fase dello svezzamento, per passare gradualmente al vasetto intero. Il consumo di alimenti freschi in sostituzione ai prodotti specifici studiati per l’alimentazione della prima infanzia non sono sconsigliati. Tuttavia se si scelgono i singoli ingredienti risulta più difficile controllarne l’effettiva quantità, così come il bilanciamento.

Inoltre i prodotti specifici per l’alimentazione della prima infanzia hanno il pregio di essere sottoposti a controlli molto severi. Le norme vigenti, ad esempio, vietano l’utilizzo di ingredienti derivati da OGM e l’aggiunta di additivi coloranti e conservanti.

In Guida alla Pediatria per il Farmacista , il nuovo libro di C. De Giacomo e F.C. Gamaleri, un intero capitolo è stato dedicato allo svezzamento. Altri capitoli specifici sono poi dedicati all’allattamento (al seno e artificiale), alle possibili reazioni avverse agli alimenti e ai disturbi digestivi funzionali (per restare in tema nutrizione).

Se sei un farmacista e sei interessato ad approfondire queste tematiche, clicca sulla copertina del volume per saperne di più.