Furto di farmaci: internet sotto i riflettori; per le farmacie ospedaliere arriva un bollino d’eccellenza

L’AIFA ha fatto il punto sulla produzione e vendita dei farmaci illegali in una conferenza internazionale promossa all’interno del programma Fakeshare II. Diminuiscono i furti nelle farmacie ospedaliere, per le quali la SIFO ha in programma Padlock 2.0.

farmacisti ospedalieri

 

Il crimine farmaceutico ha molte facce: falsificazione, furti, ridistribuzione o produzione illegale. A fare il punto proprio in questi giorni è stata l’AIFA che ha coordinato un evento internazionale sulla contraffazione dei farmaci all’interno del programma FakeShare II.

L’attenzione deve essere sempre massima, ha spiegato Domenico Di Giorgio, direttore dell’ufficio Qualità Prodotti e Contraffazione dell’Aifa.

“Che sia internet, i social network per contattare direttamente i pazienti, il canale del parallel trade all’estero per piazzare grandi quantitativi o anche una rete di negozi illegali, in tutti i casi è la moltiplicazione del prezzo per il numero dei pezzi venduti a fare il business e quindi il canale, qualunque esso sia, viene seguito”

Furti in calo

L’Italia registra però una battuta d’arresto per quanto riguarda il furto dei medicinali, che ha storicamente visto nel mirino in prevalenza le farmacie ospedaliere e i trasportatori. Dalle 5-6 segnalazioni di furti registrate ogni mese nel 2013, grazie alle importanti misure messe in atto e alla stretta collaborazione le associazioni di categoria e il Ministero, si è passati a nessun caso tra maggio 2014 e dicembre 2015.

Vendita online

Il crimine farmaceutico, però, è camaleontico e pronto a cambiare in base alle esigenze e alle condizioni. Secondi i dati di una ricerca condotta dall’Università di Roma “La Sapienza” insieme ad AIFA in Italia, Portogallo, Spagna e UK, il 26% degli internauti italiani usa il web per acquistare i farmaci.

“L’acquisto dei prodotti farmaceutici online ha una base razionale e non è dettata da atteggiamenti istintivi o impulsivi”. Commenta così i risultati della survey Claudio Barbaranelli, docente ordinario di Psicometria – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. “Le persone si riferiscono al web perché non hanno percezione del rischio e credono quindi, attraverso un canale da loro giudicato “safe”, di poter risparmiare”.

I prodotti acquistati su internet comprendono in particolar modo quelli per la perdita di peso, gli antifluenzali e i farmaci per smettere di fumare. Anche quelli per la disfunzione erettile sono abbastanza ricercati, ma principalmente in Italia e in Uk.

Progetto Padlock 2.0 per le farmacie ospedaliere

Migliorare la sicurezza delle farmacie ospedaliere. È con questo intento che la Società dei farmacisti ospedalieri (SIFO) ha annunciato che proseguirà il percorso già iniziato nel 2015 proponendo la versione 2.0 del progetto Padlock.

“Con il progetto Padlock – ha commentato Di Giorgio – la Sifo si è impegnata e grazie alle linee guida messe a punto è stato creato un gradino di accesso più difficile da superare. Il lavoro di Aifa e Nas di questi anni ha permesso di chiudere i canali di vendita creando un grosso gradino rispetto alla commerciabilità dei farmaci rubati“.

Il progetto Padlock 2.0, che verrà presentato nel dettaglio a dicembre durante il XXXVII congresso nazionale SIFO, estenderà ad altri venti strutture l’indagine già condotta su 30 farmacie ospedaliere.

La Sifo inoltre costituirà un comitato multidisciplinare, cui spetterà il compito di realizzare un documento contenente i requisiti per l’Excellence contro i furti nelle farmacie ospedaliere. Si arriverà ad avere una sorta di certificato di eccellenza per le strutture che rispetteranno determinati requisiti per la lotta contro i furti. È un terreno su cui è necessario lavorare, perché i risultati di Padlock non hanno mostrato dati incoraggianti con solo tre sole farmacie ospedaliere su 21 che sono risultate sicure e altre 12 con lacune da colmare. Sei, infine, erano totalmente inadeguate dal punto di vista della sicurezza.