De Biasi: sanatoria per le parafarmacie

“Il farmaco di fascia C resta in farmacia, ma va risolta l’anomalia italiana delle parafarmacie”. Lo ha detto la senatrice Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Sanità del Senato, in occasione del Convegno di Milano ‘La farmacia: un servizio essenziale per i cittadini’

In occasione del Convegno organizzato a Milano da Anci Lombardia e Federfarma Lombardia dal titolo ‘La farmacia: un servizio essenziale per i cittadini’ la Sen. Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Sanità del Senato, ha ribadito che il farmaco di fascia C resta in farmacia, ma che va risolta l’anomalia italiana delle parafarmacie.

 

“Abbiamo rifiutato il farmaco di fascia C nei supermercati perché non stiamo parlando di una merce come le altre, stiamo parlando di salute e non di mercato” e, continua la Senatrice, “non è accettabile che un’anomalia tutta italiana come la Parafarmacia, abbia la possibilità di vendita del farmaco di fascia C diventando una specie di farmacia di serie B. D’altra parte il farmacista va tutelato, anche quello in parafarmacia, che adesso si trova in regime di grande disparità rispetto ai colleghi in farmacia: pertanto questa anomalia va regolamentata. Alla luce di riflessioni mie e di altri colleghi, si sta facendo dunque strada la proposta di una sanatoria: tolta la quota di coloro che oltre la parafarmacia possiedono già una farmacia, rimane, dai nostro conti, circa un 20% di parafarmacia pura, che verrà trasformata in farmacia. Le restanti parafarmacie diventeranno un esercizio commerciale senza farmacista e non venderà più il farmaco”.

Alfredo Orlandi, Presidente Sunifar, relatore del convegno, si è subito dichiarato contrario: “I titolari delle farmacie rurali non potranno mai accettare una sanatoria. In attesa da anni di una sede migliore, ci vedremmo sorpassare da chi ha aperto una parafarmacia”. Così come  ha mostrato il suo dissenso alla proposta Annarosa Racca, presidente Federfarma, che presiedeva l’incontro.

 

3 Commenti

  1. Il governo non può commettere un errore e poi cercare di rimediare regalando una farmacia a chi non ha fatto un concorso e danneggiare chi ha dovuto acquistare una licenza indebitandosi per tutta una vita. Questa è concorrenza sleale!!!

  2. Perché le ultime farmacie si sono vinte per concorso? Poi vogliamo parlare di alcune rurali in assegnazione provvisoria senza concorso. Dopo sanatoria sono state regalate al farmacista che le ha potute anche vendere.

  3. Vogliamo anche parlare delle farmacie ereditate da genitori/nonni/bisnonni?
    Questi hanno vinto un concorso, o hanno ereditato una concessione?

    E poi, l’alternativa quale sarebbe?
    Far chiudere le parafarmacie, a chi ci ha investito tutti i suoi soldi e acceso mutui o finanziamenti?

    Da chi verrebbero rimborsati?

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