È mancato Eugenio Aringhieri, amministratore delegato di Dompé farmaceutici, per un improvviso malore mentre si trovava negli Stati Uniti. L’annuncio è stato dato dall’azienda farmaceutica Dompé in un comunicato stampa in cui il presidente, il consiglio d’amministrazione, i sindaci, i dirigenti, i dipendenti e i collaboratori si sono dichiarati “increduli e sgomenti” per questa scomparsa improvvisa e prematura.
Eugenio Aringhieri guidava l’azienda da oltre un decennio, dopo una lunga carriera in ambito farmaceutico iniziata nella multinazionale Janssen. Ventidue anni fa l’incontro con Sergio Dompé, presidente dell’Azienda, e l’inizio del lungo sodalizio professionale e umano.
Il presidente Sergio Dompé, lo ricorda in una nota stampa diffusa dall’azienda “come un grandissimo amico, un fantastico padre, un impareggiabile marito e un uomo dalla grande professionalità che ha guidato l’azienda con visione e capacità”. Dompé ha dichiarato “di voler seguire la strada tracciata insieme a Eugenio Aringhieri per l’azienda, dando ancora più slancio al suo progetto come guida per il domani”.
“Apprezzato dalla comunità scientifica internazionale”, ricorda la nota aziendale, “Aringhieri aveva contribuito alla realizzazione di importanti joint ventures dell’azienda con partner come Amgen e Biogen. Nel 2012 aveva guidato l’acquisizione della società Anabasis dando corpo all’impegno aziendale nel campo delle malattie rare dell’occhio e più di recente, nel 2016, aveva dato un contributo essenziale per l’acquisizione del ramo farmaceutico dell’azienda Bracco”.
Aringhieri, membro di molti consigli di amministrazione delle società consociate, nel 2016 aveva vinto il premio come Best European CEO of the year nel Biotech e, nel 2017, era stato nominato Best Performing CEO sempre in ambito Biotech.
“La prematura e improvvisa scomparsa di Eugenio Aringhieri è certamente una perdita gravissima per la sua Famiglia”, scrive in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri, vice presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani e già componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama, “per il gruppo Dompé e lo è anche per l’intera comunità scientifica e farmaceutica presso cui era conosciuto e stimato per la grande competenza, le felicissime intuizioni e il garbo dei rapporti interpersonali che ho apprezzato personalmente in tanti anni di frequentazione. Mi unisco al dolore dei suoi familiari e della Dompé farmaceutici con sentimenti di profonda vicinanza e solidarietà”.
Aringhieri, 58 anni, lascia la moglie Paola, i figli Giorgio e Lorenzo e la nipotina Beatrice.
