L’emangioma infantile

Gli emangiomi sono tumori vascolari costituiti dalla proliferazione di cellule dell’endotelio dei vasi sanguigni.
emangioma infantile

Gli emangiomi possono essere superficiali, profondi o misti, isolati o multipli. Nelle forme superficiali compaiono lesioni circoscritte di colorito rosso vivo più o meno rilevate sul piano cutaneo, mentre nelle forme profonde le lesioni hanno un aspetto bluastro con cute sovrastante normale.

Gli emangiomi possono interessare anche organi interni come fegato, cuore o cervello.

L’emangioma infantile, il più frequente tumore benigno dell’età pediatrica, in Italia colpisce circa il 4-6% dei neonati”, dichiara Piero Dalmonte, responsabile del Centro Angiomi dell’Istituto Pediatrico Gaslini di Genova e Past President della SISAV (Società Italiana per lo Studio delle Anomalie Vascolari). “Le cause sono ancora sconosciute, anche se si ipotizza possano concorrere alla sua insorgenza il sesso femminile del nascituro, l’età materna avanzata, la placenta previa e la prematurità. Dopo una prima comparsa, segue una fase proliferativa che dura dai 6 agli 8 mesi e che talvolta può prolungarsi fino a 20 mesi. Successivamente, la patologia si stabilizza, fino a regredire in modo spontaneo entro qualche anno. Tuttavia, nel 10-12% circa di casi, che in Italia equivalgono a circa 2.500-3.000 bambini, la localizzazione della lesione può determinare complicanze cliniche, estetiche e psicologiche anche severe, ad esempio, in presenza di un emangioma localizzato in aree delicate come le palpebre, le orecchie, il naso, la bocca o la zona urogenitale può interferire con le normali funzioni o, addirittura, mettere a rischio la vita, nel caso di emangiomi che ostruiscono le vie aeree superiori. In tutti questi casi, la diagnosi e l’avvio del trattamento all’interno di un centro di riferimento multidisciplinare devono essere tempestivi”.

L’emangioma richiede trattamento se:

  • può ulcerarsi, causando dolore, sanguinamento e rischio di infezione.
  • La localizzazione della lesione può determinare complicanze funzionali, come ad esempio difficoltà della vista (in caso di posizionamento vicino alla palpebra), ostruzione delle vie nasali o auricolari (vicino al naso o all’orecchio) e può mettere a rischio la vita del paziente, ad esempio per complicanze respiratorie dovute all’ostruzione delle vie aeree superiori o inferiori.
  • Può causare cicatrici permanenti e quindi determinare conseguenze estetiche e psicologiche.

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