I farmacisti preparatori alla Maratona Patto Salute

I farmacisti preparatori, rappresentati da Sifap, hanno partecipato alla prima giornata della Maratona Patto Salute e hanno sollevato la questione della rimborsabilità di alcuni preparati magistrali indispensabili

Sifap – Società italiana farmacisti preparatori è intervenuta l’8 luglio alla Maratona Patto Salute.  Il suo vicepresidente Pierandrea Cicconetti ha innanzitutto sottolineato l’importanza del traguardo raggiunto nel 2018 con l’inserimento della Società Italiana dei Farmacisti Preparatori nell’elenco delle società scientifiche e associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie riconosciute. Si è trattato, secondo Cicconetti, di “un riconoscimento del lavoro svolto negli anni a favore della preparazione dei medicinali in farmacia, attività necessaria per assicurare al paziente la terapia adeguata quando l’industria non produce un medicinale adatto”.

farmacista preparatore

La questione sollevata da Sifap

Il tema ancora irrisolto, che Sifap valuta di fondamentale importanza per l’equità di accesso alle cure, è la rimborsabilità in Ssn/Ssr di alcuni preparati magistrali indispensabili, che non hanno un riscontro in medicinali industriali. Si tratta per lo più di medicinali pediatrici, che l’industria non fornisce per dosaggio e/o forma farmaceutica, ma il cui medicinale con AIC per l’adulto risulta inserito nel prontuario farmaceutico.

Attualmente la possibilità per il paziente di ottenere il medicinale è molto difforme da regione a regione e questo crea in alcune situazioni disagi molto significativi. Si pensi ad esempio ai pazienti intolleranti al lattosio che non trovano nessun prodotto industriale privo di questo eccipiente e devono ricorrere alla preparazione magistrale con costi a loro carico.

I controlli sui preparati

Il farmacista deve valutare se l’allestimento di un preparato magistrale rappresenta un effettivo vantaggio rispetto a quanto già presente in commercio e, in caso affermativo, deve analizzare i rischi connessi alla sostanza utilizzata e alla difficoltà di allestimento della forma farmaceutica, garantendo la preparazione sulla base di un idoneo sistema di assicurazione della qualità (SAQ). Dal 2008 molti farmacisti associati partecipano a controlli semestrali sui preparati (uniformità di contenuto), organizzati da Sifap, affinché il farmacista possa monitorare la propria attività e dal 2017 ha proposto un percorso di accreditamento che prevede -nell’arco di 2 anni- 48 ore di formazione ed esito positivo a 2 controlli di qualità.