Idrossipropil guar per gelificare in ambiente acido

La gomma di guar è un polimero naturale estremamente versatile, con applicazioni che spaziano dall’industria petrolifera a quella alimentare, dal farmaceutico al cosmetico. Si estrae dall’endosperma dei semi di Cyamopsis tetragonoloba Taub, pianta dei climi aridi che rappresenta un’importante risorsa rinnovabile soprattutto in India, Pakistan e sud-ovest degli Stati Uniti.

Chimicamente è un polisaccaride galattomannanico ad alto peso molecolare formato da uno scheletro di residui di mannosio legati con legame β-1,4 glicosidico con interposte ramificazioni laterali di D-galattosio collegate con legame α-1,6. Il rapporto mannosio:galattosio è circa 2:1 ma può essere molto influenzato dalla provenienza della droga; il peso molecolare è superiore a 2 milioni g\mol. Il guar possiede una peculiare capacità di stabilire legami a idrogeno intermolecolari che gli conferiscono un’eccezionale capacità di solvatazione. L’idrofilia del polimero naturale è addirittura eccessiva tanto che, di concerto con l’elevata massa molecolare, non facilita una solvatazione omogenea. Come accade con altri polimeri naturali gli idrocolloidi di Guar presentano anche problemi di stabilità termica e resistenza all’applicazione di determinate forze di taglio.

Per queste ragioni, sfruttando i numerosi gruppi ossidrilici, sono stati sintetizzati numerosi derivati con diversi gruppi funzionali variando anche la lunghezza della catena e le caratteristiche idro-lipofile. In campo cosmetico, farmaceutico e alimentare sono impiegati soprattutto come modificatori reologici con funzione di gelificanti, agenti d’ispessimento, filmanti, stabilizzanti di emulsioni e sospensioni.

L’idrossipropil guar (INCI: hydroxypropyl guar, CAS N. 39421-75-5) è uno dei derivati più utilizzati: ha carattere non ionico, s’idrata facilmente in acqua fredda e gelifica quasi istantaneamente acidificando sotto pH 5.5-6. Si presta perciò a formulare gel farmaceutici con attivi come gli alfa-idrossiacidi, l’acido salicilico, l’alluminio cloridrossido e altri elettroliti a reazione acida. I geli acquosi sono leggermente opachi, ma diventano trasparenti aggiungendo etanolo (massimo fino al 30 %) e glicole propilenico (fino al 15 %). I formulati finali sono evanescenti, hanno ottima dermo-compatibilità, riducono la disidratazione e l’irritazione cutanea lasciando un after-feel morbido. La consistenza dei gel è fluida all’1 % d’idrossipropil guar, media al 2 %, compatta al 3 %; è incompatibile con pH alcalini e concentrazioni elevate di tensioattivi poliossietilenici. È consigliabile aggiungere con cauta agitazione l’idrossipropil guar alla fase da gelificare lasciandolo disperdere omogeneamente, quindi acidificare a pH 3,5-5 (ad es. con acido citrico) continuando ad agitare lentamente per 10-15 minuti senza inglobare aria. Se la formulazione prevede l’utilizzo di componenti acidi è probabile che già questi siano sufficienti a raggiungere il pH ottimale per la gelificazione.

A seguire degli esempi formulativi.

Gel acido-resistente

Composizione

Metile p-ossibenzoato sodicog 0,3
Jaguar HP8®
(Hydroxypropyl guar)
g 1-2-3
Acido cloridrico sol. diluitaq.s.
Acqua depurata q.b. a g 100

Preparazione: dissolvere il conservante nell’acqua bollente e far raffreddare; aggiungere il gelificante, disperderlo omogeneamente sotto agitazione blanda per 10’, poi acidificare con l’acido cloridrico aggiunto goccia a goccia sotto agitazione fino a pH 4-5,5 per ottenere il gel. L’acido cloridrico può essere sostituito da acido lattico o citrico. Confezionare in vasetti o tubetti di plastica.

Etichetta: uso esterno. Conservare in luogo fresco.

Data limite di utilizzazione: 30 giorni.

Acido salicilico 5 % gel

Composizione

Metile p-ossibenzoato sodicog 0,3
Jaguar HP8®
(Hydroxypropyl guar)
g 2
Acido salicilicog 5
Alcool etilico a 96° q.s.
Acqua depurata q.b. a g 100

Preparazione: dissolvere il conservante nell’acqua bollente e far raffreddare; sciogliere l’acido salicilico in q.s. etanolo e aggiungere questa soluzione alla precedente. Addizionare il gelificante, disperderlo omogeneamente e se serve acidificare con 1-2 gtt. d’acido cloridrico. Confezionare in vasetti o tubetti di plastica.

Modalità d’uso e posologia: 2 o più applicazioni al giorno come cheratolitico e antisettico nella dermatite seborroica e nell’acne. Non trattare aree estese per il rischio d’assorbimento sistemico.

Etichetta: uso esterno. Conservare al riparo dalla luce e dal calore.

Data limite di utilizzazione: 30 giorni.

Ricetta ripetibile.

Alluminio cloridrossido gel

Composizione

Alluminio cloridrossidog 20
Jaguar HP8®
(Hydroxypropyl guar)
g 2
Acqua preservata q.b. a g 100

Preparazione: dissolvere l’alluminio cloridrossido nell’acqua preservata, poi aggiungere il gelificante e disperderlo omogeneamente fino a ottenere un gel. Agitare cautamente per alcuni minuti e lasciare riposare la preparazione alcune ore affinché acquisisca la consistenza definitiva. Confezionare in vasetti o tubetti di plastica.

Modalità d’uso e posologia: applicazioni cutanee nell’iperidrosi delle mani e dei piedi e per il trattamento delle dermatiti causate dal liquido urticante delle meduse e delle attinie. Applicare su pelle ben asciutta e senza lesioni. Nell’iperidrosi si può applicare alla sera, lasciare agire la notte e lavare la parte trattata il mattino seguente. Non superare i 7-10 gg di terapia senza diversa indicazione del medico.

Etichetta: uso esterno. Conservare in luogo fresco.

Data limite di utilizzazione: 30 giorni.

Ricetta ripetibile.

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