Il Self Care Forum fa tappa in Veneto

Un tavolo di confronto tra i vari soggetti interessati e le istituzioni per discutere il possibile contributo dell’automedicazione alla futura governance della spesa farmaceutica sia a livello nazionale che dei sistemi sanitari regionali: questa volta l’appuntamento con il Self Care Forum ha fatto tappa in Veneto e ha visto riuniti l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute), Azienda Zero (il portale della sanità della Regione), i presidenti regionali e provinciali di Fofi, Ordine dei Farmacisti del Veneto, Assofarma, Farmacie Unite, Fimmg, Federanziani e Cittadinanzattiva.

Self Care Forum di Assosalute ha fatto tappa in Veneto: hanno partecipato l'Azienda Zero (il portale della sanità della Regione), i presidenti regionali e provinciali di Fofi, Ordine dei Farmacisti del Veneto, Assofarma, Farmacie Unite, Fimmg, Federanziani e Cittadinanzattiva
Self Care Forum di Assosalute ha fatto tappa a Padova in Veneto: hanno partecipato l’Azienda Zero (il portale della sanità della Regione), i presidenti regionali e provinciali di Fofi, Ordine dei Farmacisti del Veneto, Assofarma, Farmacie Unite, Fimmg, Federanziani e Cittadinanzattiva

La serie di incontri regionali organizzati da Federchimica Assosalute ha già visto una tappa in Puglia, e si propone di porre l’automedicazione al centro delle possibili azioni migliorative messe in campo dalle diverse regioni nei campi dell’educazione alla salute, dell’aumento della domanda di servizi sanitari e dell’esigenza di razionalizzare la spesa pubblica.

Maggiori risparmi per la Regione Veneto

Il Veneto è una delle regioni italiane più virtuose dal punto di vista della spesa sanitaria e farmaceutica, con un’incidenza della spesa per farmaci senza obbligo di prescrizione del 17,2%, rispetto alla media nazionale del 14,1%. Nonostante ciò, la ricerca condotta nel 2016 da Cergas Bocconi per Assosalute indica che l’ulteriore risparmio derivante da una maggiore penetrazione dell’automedicazione ammonta a circa € 56 milioni/anno, con un guadagno complessivo di € 122 milioni di euro considerando anche il risparmio di tempo per le visite da parte sia dei medici che dei pazienti.

La via verso questo ambizioso obiettivo passa dalla messa in atto di nuove azioni di educazione alla cura della propria salute attraverso l’automedicazione, l’adozione di corretti stili di vita e un uso responsabile dei farmaci. “In questo processo di crescita verso una maggiore consapevolezza della propria malattia – che passa anche attraverso  l’automedicazione – rimane peraltro fondamentale il rapporto con il proprio medico curante. Altrettanto importante risulta la formazione dei farmacisti prima, durante il corso di laurea e successivamente, come aggiornamento professionale, per meglio valorizzare il ruolo che possono avere nell’orientare le scelte di salute dei cittadini”, ha commentato Giovanna Scroccaro, direttore della Direzione farmaceutico-protesica-dispositivi medici della Regione Veneto.

Valorizzare le specificità regionali

Il Self Care Forum pone una particolare attenzione alle specificità di ogni Regione, in modo da riuscire ad individuare le possibili, specifiche progettualità in grado di rispondere alle esigenze che emergono dal territorio. L’obiettivo finale che si è posta Assosalute è quello di trovare una convergenza positiva sul valore del settore dell’automedicazione e sul contributo che da esso può derivare per il difficile tema dalla governance della spesa farmaceutica, che ancora non trova una definitiva, nuova strutturazione nonostante le richieste in tal senso che da molti ani provengono dai diversi soggetti interessati.

Un nuovo ruolo per l’automedicazione

“Il Forum intende stimolare un confronto continuo fra gli stakeholder sul ruolo economico e sociale dei farmaci da banco e promuovere la condivisione di una strategia capace di mettere al centro le esigenze di cura e di salute dei cittadini”, ha commentato il presidente di Assosalute, Maurizio Chirieleison, che ha anche espresso l’auspicio che una visione del settore condivisa possa far sì che i farmaci di automedicazione contribuiscano efficacemente al sostegno del Servizio sanitario nazionale.
L’ampliamento dell’offerta terapeutica disponibile in automedicazione per allinearla maggiormente a quanto avviene in Europa porterebbe a un risparmio per il Ssn di circa € 844 milioni l’anno a livello nazionale, secondo Assosalute. Cifra che potrebbe raggiungere i 2 miliardi di euro calcolando anche i risparmi in termini di tempo da parte del medico e del paziente per visite dovute a patologie minori.