Moringa oleifera, un ingrediente cosmetico multiattivo di origine naturale

La molteplicità dei nutrienti e la stabilità chimica dei fitoattivi rendono la moringa particolarmente adatta come ingrediente cosmetico multiattivo di origine naturale

Moringa oleifera è una pianta appartenente alla famiglia delle Moringacee ed è diffusa prevalentemente in Africa e in India.  La sua altezza, variabile mediamente dai 4 ai 7 m, può raggiungere anche i 10 m. Le foglie sono pluricomposte, le radici hanno un forte odore e sapore di ravanello, i fiori sono piccoli e numerosi, bianchi, i frutti sono grandi baccelli. I semi, infine, sono tondeggianti e il loro numero può variare da 16 a 22 per baccello. È chiamata anche ‘l’albero dei miracoli’, poiché tutte le sue parti vegetative (foglie, semi, fiori, frutti e radici) sono utilizzate a fini salutistici. Nella valle del Nilo le donne la utilizzavano per purificare l’acqua e, fin dai tempi dell’antico Egitto, era nota per la sua utilità cosmetica, per migliorare l’elasticità della pelle e usata per combattere le infezioni cutanee. In Nicaragua e Guatemala le foglie di moringa sono applicate come un impiastro sulle piaghe e l’olio di semi è applicato esternamente per le malattie della pelle. Storicamente, l’olio di semi di moringa è stato usato dai Romani, dai Greci e dagli Egiziani per lozioni e profumi della pelle. Oggi è utilizzato per la cura della pelle e dei capelli. (1)

Composizione e usi cosmetici

La molteplicità dei nutrienti e la stabilità chimica dei fitoattivi rendono la moringa particolarmente adatta come ingrediente cosmetico multiattivo di origine naturale (2) (3) (4). Le parti vegetative più utilizzate per uso cosmetico sono i semi e le foglie.

Dai semi si ottiene un olio ricco in:

  • tocoferolo, con proprietà antiossidante (α-tocoferolo, γ-tocoferolo, δ-tocoferolo);
  • steroli, con effetto antiossidante (β-sitosterolo, campesterolo, δ–5-avenasterolo, stigmasterolo);
  • acido oleico che, presente dal 65 al 78%, rende questo olio il più stabile in natura ed esercita un effetto antiossidante e  idratante;
  • acido stearico, palmitico, arachidico e beenico con effetto emolliente.

I semi hanno anche proprietà antibatteriche, antifungine, idratanti, nutrienti, e di protezione dai raggi UV.

Nei semi sono stati identificati componenti attivi come tioglicosidi (niazimicina, niazirina), isotiocianati (2). I semi, grazie al contenuto in isotiocianati, e glucosinolati aromatici possiedono una potente attività antibatterica che si manifesta in special modo nell’inibizione di batteri coinvolti nell’acne e nella forfora (7).

Dalle foglie si ottiene un estratto ricco in flavonoidi con effetto antiossidante e altri polifenoli come l’acido gallico, acido clorogenico, acido ferulico, kaemferolo e la quercetina con effetto antiossidante. Le foglie hanno anche proprietà rivitalizzanti, antinfiammatorie, cicatrizzanti, ipolipidemiche, antimicrobiche, di protezione dai raggi UV, di riduzione del sebo cutaneo, idratanti (8).

Usi cosmetici specifici

Effetto anti-ageing e di protezione UV

La moringa protegge la cute dai fenomeni ossidativi e previene l’attacco dei radicali liberi e quindi il danno al DNA (5). L’esposizione agli UV ed inquinanti ambientali (polveri sottili, composti organici volatili, metalli pesanti) è la principale causa di stress ossidativo nella pelle ed è un fattore di rischio importante per lo sviluppo di problemi cutanei, per esempio la formazione di rughe, compromissione della funzione barriera, lesioni e cancro. In seguito a esposizione, le specie reattive dell’ossigeno (ROS) che si formano esercitano un effetto dannoso sulle frazioni cellulari, comprese le pareti cellulari, le membrane lipidiche, i mitocondri, il nucleo e il DNA producendo ‘stress ossidativo’.

Effetti dello stress ossidativo da inquinanti ambientali

Il fumo di sigaretta è un ulteriore fattore ambientale che contribuisce all’invecchiamento precoce. È in grado di indurre cambiamenti strutturali e compositivi sia nell’epidermide che nel derma simili a quelli ottenuti con l’esposizione cronica alle radiazioni UV. Sembra infatti che il fumo di sigaretta induca l’attivazione delle MMP nella stessa modalità che avviene in persone con significativa esposizione al sole. I sistemi viventi hanno la capacità di mantenere l’omeostasi dei ROS, garantendo alla pelle umana una protezione dai raggi UV attraverso complesso sistema di difesa antiossidante che comprende due tipi di antiossidanti, endogeni ed esogeni.

Gli antiossidanti endogeni vengono prodotti dal nostro corpo e si trovano nello strato epidermico ma con l’età sono costantemente consumati, aumentando il rischio di stress ossidativo, e si esauriscono, se continuamente esposti a fattori ambientali (luce solare, smog fumo). Quando si manifesta questo squilibrio tra ossidanti e antiossidanti endogeni, gli antiossidanti esogeni sono utili per ripristinare l’equilibrio. Gli antiossidanti esogeni comprendono composti che non possono essere sintetizzati dal corpo umano. Vitamine e polifenoli, ad esempio, applicati esternamente sono componenti importanti nel mantenimento dell’omeostasi ossidativa.

Dagli studi riportati in letteratura si è scoperto che l’estratto di foglie di moringa previene direttamente il danno al DNA indotto dei radicali idrossilici e dal perossido di idrogeno. Il suo ruolo specifico di protettore del DNA può essere ulteriormente stabilito dall’inibizione della topoisomerasi I, che è uno degli enzimi responsabili del metabolismo del DNA (5) e altamente importante nella patologia del cancro e nei disordini coinvolti nel ciclo cellulare. Inoltre, l’estratto di foglie di moringa inibisce il livello di lipoperossidasi di circa il 30% alla concentrazione di 100 μg/ml.

L’uso di fitoantiossidanti presenti nella pianta di moringa è una strategia di prevenzione essenziale contro lo stress tossicologico ambientale: agiscono positivamente sul volume, sulla morbidezza e sulle rughe della pelle (2) come dimostrato da un interessante studio in cui alcuni ricercatori hanno sperimentato gli effetti rivitalizzanti sul viso in seguito all’utilizzo di una crema contenente il 3% di estratti di Moringa oleifera (6).

Dagli studi si è riscontrato inoltre un ridotto contenuto dell’indesiderabile sebo cutaneo sulla pelle ed una diminuita perdita di acqua transepidermica che porta, di conseguenza, ad una maggiore idratazione della pelle. Si è dimostrato inoltre che la crema è efficace contro le grinze della pelle, le rugosità in generale, effetti antinvecchiamento attribuiti essenzialmente ai composti fenolici di Moringa oleifera (8)(10).

Effetto purificante

Moringa oleifera ha dimostrato proprietà purificanti rispetto alle imperfezioni cutanee (dermatite atopica e pelle acneica). Sia le foglie che i semi possiedo effetto antibatterico ed antimicrobico inibendo in particolar modo la crescita di Pseudomonas Aeruginosa e di Staphylococcus aureus. In particolar modo niazimicina e isotiocianato sono i componenti derivati dai semi della moringa che mostrano in vitro attività antimicrobica, necessaria per migliorare le imperfezioni di una pelle acneica.

Effetto idratante ed emolliente

La moringa contiene elevate percentuali di proteine, amminoacidi, steroli, oligosaccaridi e polisaccaridi che presentano attività idratante sia diretta essendo molecole idrofile che trattengono l’acqua, sia indiretta attraverso la formazione di un film sulla superficie cutanea che evita la perdita d’acqua dall’epidermide.

Conclusioni

Moringa oleifera, originaria del subcontinente indiano e africano, è un concentrato di vitalità e nutrimento per la pelle. La pianta è ricca di proteine, vitamine, sali minerali, beta-carotene ma anche di polifonoli (flavonoidi, acidi fenolici) e fitosteroli dagli effetti antiossidanti. Le preziose sostanze che si ricavano dalle foglie e dai semi, oltre ad inibire l’attività dei radicali liberi, aiutano a purificare dalle imperfezioni cutanee e dai danni ossidativi, a idratare e nutrire la pelle in profondità (9-10).

Bibliografia

  1. Diana M. Cheng and Ilya Raskin, Nutrasorb; Carrie Waterman and Tugba B. Tumer, Rutgers; and Nava Dayan, PhD, Dr. Nava Dayan LLC. Moringa Leaf Phytochemicals for Skin Benefits. Cosmetics & Toiletries. 2014, Nov/Dec, Vol. 129 Issue 9, p16
  2. Hussain S, Malik F, Mahmood S. An exposition of medicinal preponderance of Moringa oleifera. Pak J Pharm Sci. 2014, Mar;27(2):397-403.
  3. Devisetti R, Sreerama YN, Bhattacharya S. Processing effects on bioactive components and functional properties of moringa leaves: development of a snack and quality evaluation. J Food Sci Technol. 2016, Jan;53(1):649-57. doi: 10.1007/s13197-015-1962-5. Epub 2015 Aug 14.
  4. Kumssa DB, Joy EJ, Young SD, Odee DW, Ander EL, Broadley MR. Variation in the mineral element concentration of Moringa oleifera Lam. and M. stenopetala (Bak. f.) Cuf.: Role in human nutrition. PLoS One. 2017, Apr 7;12(4): e0175503. doi: 10.1371/journal.pone.0175503.
  5. Kunal Sikder, Mahuya Sinha, Nilanjan Das, Dipesh Kr Das, Sanjukta Datta And Sanjit Dey. Moringa oleifera leaf extract prevents in vitro oxidative DNA damage. Asian Journal of Pharmaceutical and Clinical Research. 2013, Vol 6, Issue 2;
  6. Atif Ali, Naveed Akhtar and Farzana Chowdhary. Enhancement of human skin facial revitalization by moringa leaf extract cream. Postepy Dermatol Alergol. 2014, May; 31(2): 71–76.
  7. Padla, E.P., L.T. Solis, et al. Antimicrobial isothiocianates from the seeds of Moringa Oleifera Lam. Z Naturforsch C. 2012, 67(11-12): 557-564.
  8. Saima Jadoon, Sabiha Karim, Muhammad Hassham Hassan Bin Asad, Muhammad Rouf Akram, Abida Kalsoom Khan, Arif Malik, Chunye Chen, and Ghulam Murtaza. Anti-Aging Potential of Phytoextract Loaded-Pharmaceutical Creams for Human Skin Cell Longetivity. Oxidative Medicine and Cellular Longevity. 2015, Art ID 709628,17. doi: 10.1155/2015/709628.
  9. Ali, N.Akhtar, M.S.Khan et al. Moisturizing effect of cream containing Moringa oleifera leaf extract by biophysical techniques: in vivo evaluation. Journal of Medicinal Plants Research. 2013. Vol.7(8):386-391
  10. Atif Ali, Naveed Akhtar, Muhammad Shoaib Khan, Muhammad Tahir Khan, Aftab Ullah. Effect of Moringa oleifera on undesireble skin sebum secretions of sebaceous glands observed during winter season in humans. Biomedical Research 2013; 24 (1): 127-130.