Linee guida per l’insonnia cronica

La richiesta di farmaci per l‘insonnia è una delle più frequenti nelle farmacie di tutto il mondo. Circa il 30-35% della popolazione soffre d’insonnia transitoria, mentre circa il 10% è colpita da insonnia cronica. A fare ordine tra i diversi agenti farmacologici che possono essere impiegati per aiutare le persone a ritrovare il sonno, e con esso un maggior benessere e qualità della vita, ci ha pensato la American Academy of Sleep Medicine, che ha pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine le nuove linee guida per il trattamento farmacologico dell’insonnia cronica.

 

In termini generali, il ricorso al trattamento farmacologico è consigliato solo per quei pazienti affetti da insonnia cronica e che non sono in grado di partecipare a terapia cognitiva comportamentale (CBT-I), per chi presenta ancora sintomi dopo tale tipo d’intervento e per chi necessita di un supporto alla sola terapia CTB-I.

Vista l’ancora scarsa diponibilità in letteratura di studi comparativi dell’efficacia dei diversi farmaci disponibili, la società scientifica americana ha sviluppato 14 diverse raccomandazioni, specifiche per i singoli agenti. Tra i possibili rimedi, gli esperti del gruppo di lavoro hanno incluso sia farmaci su ricetta (come zolpidem e eszopiclone) che prodotti da banco (per es. difenidramina) e integratori alimentari (melatonina e valeriana). Ogni raccomandazione offre un quadro circa l’opportunità prescrittiva dello specifico intervento rispetto a nessun trattamento, e anche l’indicazione dei casi in cui le evidenze scientifiche a supporto sono ancora “deboli”. Le indicazioni riportate nelle linea guida sono basate su una review sistematica della letteratura condotta col metodo Grade.