Lo stato dell’arte sulla formazione in medicina complementare

A pochi mesi dalla scadenza del periodo di transizione, febbraio del 2016, l’Accordo in Conferenza Stato-Regioni che riguarda il riconoscimento dell’iter formativo in medicina complementare (agopuntura, fitoterapia e omeopatia, inclusiva quest’ultima anche di omotossicologia e medicina antroposofica), è stato recepito soltanto in alcune regioni, nonostante risalga ormai al 2013.

farmacista

Fra le prime la regione Marche con una legge regionale già nel 2013, la regione Sicilia nell’ottobre del 2014 e l’Emilia Romagna. La Sardegna, con una delibera dalla giunta regionale, ha approvato i criteri e le modalità di esercizio per agopuntura, fitoterapia e omeopatia lo scorso 7 luglio.

Anche il Piemonte ha scelto la strada della legge regionale – “Modalità di esercizio delle medicine non convenzionali” 13/2015 – che, in recepimento dell’Accordo, istituisce presso gli ordini professionali gli elenchi per medici, odontoiatri, veterinari e farmacisti che abbiano concluso una formazione nelle tre discipline normate, ossia agopuntura, fitoterapia, omeopatia. Attraverso protocolli d’intesa tra gli Ordini e la Regione e la costituzione di una Commissione, saranno definiti i requisiti per essere ammessi negli elenchi, i criteri per valutare i percorsi di formazione e le norme per il riconoscimento dei titoli conseguiti prima dell’entrata in vigore della legge e nei tre anni successivi.

La Regione Toscana ha recepito l’Accordo nel marzo 2015 siglando i nuovi protocolli d’intesa con gli Ordini professionali dei medici, dei veterinari e dei farmacisti, approvati con la Delibera regionale 175/2015. I protocolli, differenziati per le 3 categorie professionali, individuano i nuovi criteri e i requisiti minimi dei percorsi formativi per i professionisti che esercitano le attività di medicina complementare. Gli Ordini professionali attiveranno, e poi gestiranno, gli elenchi degli esperti in agopuntura, fitoterapia e omeopatia, a cui si aggiungono anche l’omotossicologia e la medicina antroposofica, un’evoluzione rispetto ai precedenti protocolli d’intesa del 2008.

Il monte ore formativo è di 500 ore, di cui 100 di pratica clinica; a queste occorre aggiungere 100 ore di studio individuale e di formazione guidata, per corsi con durata triennale. Come stabilito dell’Accordo nazionale, sono accreditati anche i master universitari biennali, purché rispondano ai requisiti previsti dal protocollo.

Per i medici veterinari e i farmacisti, poiché l’Accordo Stato Regioni rimandava la definizione delle specifiche tecniche a un atto successivo, i parametri formativi restano identici a quelli stabiliti nel 2008, ma la Regione Toscana si è impegnata a sollecitare l’approvazione dell’Accordo a livello nazionale anche per queste categorie professionali.

Pertanto ai farmacisti per iscriversi all’elenco dei professionisti esperti in medicine complementari (fitoterapia e omeopatia) occorre una formazione almeno annuale con un monte ore teorico e pratico non inferiore a 100 ore.

Mariella Di Stefano

Per approfondire:

Agopuntura, fitoterapia e omeopatia: è accordo Stato-Regioni per la formazione di medici, farmacisti e veterinari