A maggio una settimana dedicata alla prevenzione del mal di testa

Angelini, con il contributo scientifico della Società Italiana di Neurologia, promuove dall’8 al 14 maggio la “Settimana di prevenzione del mal di testa”. L’iniziativa, ideata nell’ambito della seconda edizione della campagna “I mal di testa togliteli dalla testa”, intende sensibilizzare su un disturbo che colpisce 25 milioni di persone in Italia. Al centro del progetto, una piattaforma web con informazioni e tutorial e un servizio di consulenza gratuita in una selezione di centri cefalea sul territorio nazionale

E’ stata presentata a Milano il 19 aprile la seconda edizione dell’iniziativa “I mal di testa togliteli dalla testa”, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione del mal di testa promossa da Angelini con il contributo della Sin (Società Italiana di Neurologia). Per la settimana dall’8 al 14 maggio, attraverso il sito www.imalditesta.it, sarà disponibile un percorso verso una conoscenza più approfondita del sintomo, per imparare a gestirlo nel modo corretto anche grazie a una maggiore informazione sullo stretto rapporto tra questo disturbo (che colpisce 25,3 milioni di persone in Italia secondo una recente analisi condotta da Gfk Eurisko) e lo stile di vita. “Focalizzare l’attenzione sui comportamenti quotidiani, promuovere l’adozione di uno stile di vita sano ed equilibrato e fornire strumenti reali e tangibili perché questo avvenga, significa contribuire attivamente a limitare l’insorgere del mal di testa, ma anche a migliorare il benessere generale e la qualità di vita di coloro che ne soffrono. Si tratta di un obiettivo che Angelini persegue con impegno da sempre e che, per il secondo anno consecutivo, si concretizza in un’iniziativa di valore grazie anche al contributo scientifico della Società Italiana di Neurologia”, ha detto Maurizio Chirieleison, General Manager Consumer Healthcare di Angelini. “La nascita della Settimana di prevenzione del mal di testa rappresenta una tappa importante di un percorso che vuole mantenere alta la soglia di attenzione verso un disturbo ancora troppo sottovalutato. Vogliamo continuare in questa direzione, proseguendo nella ricerca delle sinergie più efficaci e nel coinvolgimento di esperti appartenenti a differenti ambiti, per offrire a chi soffre di mal di testa non solo soluzioni terapeutiche adeguate, ma un supporto a 360 gradi nella risoluzione del disturbo”.  In un’ottica multidisciplinare, l’iniziativa coinvolge quattro esperti: il neurologo Cristina Tassorelli, il mental coach Giovanni Gabrielli, la fitness coach Valentina D’Amico e la healthy chef Marika Elefante. A partire dall’8 maggio e per tutta la settimana saranno loro a dare informazioni, consigli pratici e suggerimenti su come gestire e prevenire il mal di testa attraverso contributi, videotutorial e le “pillole dello stare bene” sul sito imalditesta.it, che sarà il punto di riferimento di tutta l’iniziativa. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Società Italiana di Neurologia, sarà disponbile un servizio di consulenza gratuita nei centri cefalea sul territorio nazionale: una selezione di centri aderenti all’iniziativa aprirà le porte al pubblico per offrire informazioni, rispondere a domande e approfondire la tematica con chiunque voglia saperne di più sul proprio mal di testa. L’elenco dei centri aderenti sarà disponibile sul sito stesso.

I dati GfK Eurisko
Dall’indagine condotta da GfK1 sulla diffusione del disturbo e dall’analisi dei dati “real-life” estrapolati dalla App iMalditesta, lo strumento creato nel 2016 per imparare a conoscere e monitorare le caratteristiche del proprio mal di testa, emerge un quadro di sofferenza significativa: il 68% di chi ha utilizzato stabilmente la App ha registrato almeno un episodio di mal di testa forte o molto forte, mentre 1 su 2 ha sofferto di mal di testa sia normale sia forte. Le donne ne sono più colpite rispetto agli uomini (65% contro il 35%), in entrambi i casi nella fascia di età compresa tra i 25 e i 45 anni, quindi quella centrale di maggiore attività e impegno professionale, familiare e sociale. Nel 70% dei casi, chi ha registrato l’episodio di mal di testa ha saputo indentificare almeno una causa principale scatenante. Tra i fattori predominanti, prevalgono lo stress e i sentimenti di preoccupazione e ansia (36% dei casi), seguiti dagli stati di affaticamento fisico (19%) e mentale (10%). Per le donne un’altra causa rilevante nell’insorgenza del disturbo è il ciclo mestruale, con il 20% degli episodi sofferti e riferiti soprattutto al mal di testa forte.
“Un episodio di mal di testa su quattro non viene curato, probabilmente perché si resta in attesa che passi da solo o perchè si adottano altri rimedi”, ha commentato Isabella Cecchini, Responsabile Area Salute di GfK. “Inoltre, il 58% di queste persone ha riconosciuto l’elevato impatto del disturbo sulla propria vita quotidiana che ha inciso negativamente sulle attività di svago (20%), sulla vita familiare e sul sonno (16%)”.

Emerge un circolo vizioso che si autoalimenta: più si vivono stati di tensione e stress e si è stanchi e ansiosi, più si è esposti ad attacchi di mal di testa, a cui spesso fanno seguito tristezza, depressione e irritabilità con ricadute negative sul benessere generale della persona, sulle sue relazioni sociali e sulla vita personale e professionale.