Le nuove linee guida ESC/EAS per le dislipidemie

colesterolo e dislipidemie

Il metabolismo alterato dei lipidi è uno dei principali fattori di rischio nella comparsa delle malattie cardiovascolari (CDV). La Società europea di cardiologia (ESC) e la Società europea di aterosclerosi (EAS) hanno presentato le nuove Linee guida per la gestione delle dislipidemie, che sono state pubblicate sullo European Heart Journal.

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Target individuali per il colesterolo LDL

Il nuovo documento raccomanda per il colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) un target individuale basato sul rischio. Per i pazienti ad alto rischio, ad esempio, il valore di colesterolo LDL dovrebbe essere minore di 2,6 mmol/l (100 mg/dl). Per tutti i pazienti, le linee guida raccomandano in ogni caso una riduzione di almeno il 50% del colesterolo LDL. L’approccio adottato dagli esperti europei delle due società scientifiche differisce da quello americano, dove le linee guida consigliano il ricorso alle statine per tutti i pazienti ad alto rischio, indipendentemente dal livello di colesterolo LDL. “La Task Force ha deciso contro questo approccio generalizzato. La preoccupazione è che una larga fetta di popolazione ad alto rischio inerte e sovrappeso possa avere il colesterolo ridotto dai farmaci, ma ignori gli altri fattori di rischio”, ha dichiarato Ian Graham, a capo del gruppo di lavoro dell’ESC.

L’esame del colesterolo può essere condotto anche a stomaco pieno, una novità che recepisce gli ultimi progressi scientifici di cui avevamo scritto in un post precedente.

Le statine continuano a essere la scelta di prima linea, nei trattamenti di combinazione con ezetimibe, per i pazienti con alti livelli di colesterolo resistente. Gli inibitori della proproteina convertasi subtilisina/kexina tipo 9 (PCSK9) sono indicati nei casi in cui gli alti e persistenti livelli di colesterolo LDL non vengano ridotti neanche dall’associazione ezetimibe/statina. “Gli inibitori PCSK9 sono un reale avanzamento per i pazienti con ipercolesterolemia familiare grave, per esempio. Tuttavia, sono estremamente costosi e perciò il loro uso potrebbe essere limitato in alcuni paesi”, ha sottolineato Alberico Catapano, che ha guidato la Task Force di EAS.

L’importanza dello stile di vita

La prevenzione basata su uno stile di vita sano e una nutrizione corretta trova uno spazio maggiore nella nuova edizione delle linee guida, che forniscono indicazioni sugli obiettivi da raggiungere in termini di indice di massa corporea e peso. Cereali, verdura, frutta e pesce sono i cibi consigliati, anche sulla base dei risultati di due studi sugli effetti della dieta mediterranea.

Le linee guida sottolineano l’importanza di ridurre i valori lipidici nella popolazione e nelle persone ad alto rischio. “La maggior parte delle morti sono in pazienti con valori di colesterolo alti di poco, perchè ve ne è in gran numero. Ciò significa che sono anche necessari approcci sulla popolazione per la riduzione dei lipidi, come cambiamenti negli stili di vita”, ha commentato Graham

Rif.: 2016 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias. European Heart Journal, http://dx.doi.org/10.1093/eurheartj/ehw272, first published online: 27 August 2016