“Pillole di informazione”, da gruppo sui social network alla concretezza di un simposio

“Pillole di informazione” è qualcosa di più di uno dei tanti social network dove da tempo si ritrovano i farmacisti per discutere dei problemi della professione. Nato come rivista cartacea e poi divenuto newsletter, ha proposto qualcosa di ancora diverso: lo scorso 6 ottobre, infatti, Ivan Tortorici, farmacista, fondatore del gruppo, con l’aiuto dei co-amministratori Maria Teresa Gianfrancesco e Vincenzo Pietropaolo, ha organizzato il primo simposio di “Pillole di informazione”.

Ivan Tortorici farmacista

L’evento, che si è svolto a Roccalumera, nei pressi di Taormina in concomitanza con l’evento fieristico Pharmaevolution, e che ha potuto accogliere un centinaio di farmacisti, ha inaugurato un nuovo format per l’informazione e la formazione dei farmacisti.

Un’iniziativa phygital (neologismo che indica l’interazione tra il mondo digitale e quello analogico) che prende il meglio dai social media per condividerlo in un’esperienza interattiva, dove il dialogo e la convivialità, mutuati dall’antica tradizione greca del simposio, sono diventati i veri protagonisti.

I risultati del simposio

I punti raggiunti sono cinque perché tanti erano gli argomenti oggetto dei tavoli. «I partecipanti», spiega Ivan Tortorici, «hanno elaborato delle idee che poi hanno sintetizzato in una relazione conclusiva alla fine della giornata. Le tematiche affrontate riguardavano gli aspetti più attuali della nostra professione, come ad esempio la pubblicità sui social, il commercio elettronico, i metodi di interfaccia nel mondo virtuale, così come le strategie di approccio con le aziende con cui si lavora, tutti argomenti sensibili ai colleghi». C’è stato un grande coinvolgimento pratico, ognuno dei partecipanti ha raccontato le proprie esperienze positive e negative, per poi trarre delle conclusioni che sono state proposte agli altri partecipanti.

«Cosa abbiamo imparato da questa esperienza? Che c’è grande voglia di comunicare da parte dei colleghi», conclude Tortorici, «molti mi hanno mostrato gratitudine, perché finalmente si è dato ascolto al comune farmacista che ha potuto rapportarsi con gli altri e raccontare le proprie esperienze, ma anche trarre beneficio dalle esperienze degli altri, il tutto in un ambiente molto dinamico, a filiera corta».

Leggi l’intervista completa sul fascicolo di novembre di Farmacia News