Proposta per incentivare l’adozione di animali da compagnia da parte degli anziani e agevolare le spese veterinarie

Promuovere l’adozione di animali da compagnia da strutture che ospitano quelli abbandonati, mettendo a disposizione anche adeguati incentivi per chi adotta. È questa, in sintesi, la proposta di Senior Italia FederAnziani, appoggiata dall’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese della salute animale a livello nazionale (Aisa).

L’idea è stata presentata nel corso dell’evento “Se lo ami, lo curi”, dedicato al ruolo e alla salute degli animali da compagnia.

La collaborazione tra Aisa e Senior Italia FederAnziani “nasce con l’obiettivo di mappare e censire i canili e i gattili sul territorio nazionale e proporre alle istituzioni di avviare iniziative che possano sostenere e promuovere, da parte degli anziani, l’adozione di pet da queste strutture”, ha dichiarato Arianna Bolla, presidente di Aisa.

Tra le possibilità suggerite, durante l’anticipazione di questo lavoro, anche le detrazioni/deduzioni di spese veterinarie, la riduzione dell’Iva su farmaci veterinari e prestazioni obbligatorie.

La distribuzione degli animali da compagnia in Italia

Durante l’evento sono stati presentati anche alcuni numeri forniti da indagini di Euromonitor e Istat. In Italia sono censiti 60 milioni di animali da compagnia, di cui 7 milioni di cani e 7,5 milioni di gatti. In pratica un cane ogni 3,7 famiglie e un gatto ogni 3,5 famiglie. Secondo dati di Anmvi, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, il 58% delle famiglie possiede un animale, il 20 % ne possiede due.

Scelgono la compagnia di un animale soprattutto le donne (68,5%), quasi il 70% dei proprietari ha più di 44 anni. Quasi l’80% dei possessori di cani e gatti reputa di grande importanza la cura dei propri amici a quattro zampe e il veterinario è per il 61% il riferimento principale.

La proposta per favorire l’adozione degli animali da compagnia

Senior Italia FederAnziani e Aisa si prefiggono, quindi, di mappare e censire i canili e i gattili sul territorio nazionale da un lato e proporre alle istituzioni di avviare iniziative che possano sostenere, da parte degli anziani, l’adozione degli animali da queste strutture.

“La sostenibilità sociale delle cure è un tema che Aisa intende seguire da vicino”, ha confermato Bolla. “In questo senso”, prosegue la presidente di Aisa, “l’associazione si affianca all’iniziativa di Senior Italia FederAnziani: si tratta di un lavoro lungo e complesso che si svilupperà nei prossimi mesi”.

Costi pubblici e spesa privata

“Ogni anno lo Stato spende oltre 160 milioni di euro per i soli cani”, si legge nel comunicato diffuso da Aisa.  “Inoltre, secondo le stime disponibili, 3 milioni di over 65 spendono per il proprio pet più di 2 miliardi di euro l’anno, ovvero più di 55 euro al mese: cifre importanti, che potrebbero nel tempo, indurre le fasce più deboli a rinunciare alla compagnia di un animale domestico, con conseguente danno per la qualità della loro vita”.

“Con questa iniziativa”, ha concluso Roberto Messina, presidente Senior Italia FederAnziani, “i quasi 13 milioni di senior italiani potrebbero essere aiutati non solo nel miglioramento qualitativo della loro vita, ma anche attraverso un contributo sostanziale dal punto di vista economico, di cui beneficerebbe tutta la comunità”.

Il peso economico

I farmaci veterinari nel mercato europeo pesano per il 2,81% rispetto il mercato dei farmaci per uso umano, mentre in Italia il peso dei veterinari scende lievemente al 2,12%.

mercato farmaci veterinari rispetto farmaci per uso umano in Europa e in Italia

In Italia il mercato dei medicinali per gli animali da compagnia e gli equidi non destinati alla produzione di alimenti per gli uomini vale 380 milioni di euro con un trend di crescita, secondo dati di Aisa e Assalco, mentre le vendite dei farmaci per gli animali da reddito hanno un trend in calo pari al valore di 320 milioni di euro. Gli antiparassitari sono la classe di farmaci per uso veterinario più venduta.
segmenti farmaci veterinari nel mercato italiano
Il mercato del cibo per i piccoli animali vale 1.980 milioni di euro e presenta un trend in crescita, così come quello degli accessori (72 milioni di euro).