Rapporto OsMed 2015: focus su aderenza terapeutica e appropriatezza prescrittiva

Presentato il rapporto OsMed 2015 con i focus su aderenza terapeutica e appropriatezza prescrittiva

Il rapporto Osmed ha confermato un aumento della spesa farmaceutica del 8,6% rispetto al 2014, pari a 28,9 miliardi. Il 76,3% è stato coperto dal Ssn. 

Presentato il rapporto OsMed 2015 con i focus su aderenza terapeutica e appropriatezza prescrittiva
Presentato il rapporto OsMed 2015 con i focus su aderenza terapeutica e appropriatezza prescrittiva

In media ogni cittadino italiano ha assunto al giorno circa 1,8 dosi di farmaco per un costo di circa 476 euro, il 70,8% a carico del Ssn e il restante 29,2% acquistato direttamente dal cittadino.

I CONSUMI

I farmaci al primo posto in termini di consumi restano come lo scorso anno i cardiovascolari, seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici e da quelli del SNC. In termini di spesa però, il primato è stato conquistato quest’anno dagli antimicrobici, visto l’arrivo dei farmaci anti epatite C.

Bambini e anziani rappresentano le due categorie più inclini a consumare farmaci. Una nota positiva però c’è: per il primo anno si è registrato un calo dei consumi degli antibiotici del -2,7%, segno, forse, che le diverse campagne di allerta sul tema sono riuscite a sensibilizzare la popolazione. “Dal punto di vista dei consumi – ha commentato Mario Melazzini, presidente AIFA – si confermano le differenza di genere con le donne che presentano una prevalenza media d’uso maggiore rispetto agli uomini: +10% nella fascia tra i 15 e i 64 anni. Le donne mostrano livelli di prescrizioni più elevati per i farmaci antineoplastici, del SNC e dell’apparato muscolo-scheletrico”.

APPROPRIATEZZA D’USO

Il rapporto OsMed quest’anno presenta una novità: la declinazione degli indici di appropriatezza prescrittiva su base regionale. Proprio sull’importanza dell’appropriatezza prescrittiva e dell’aderenza terapeutica è intervenuto anche, in occasione della presentazione dei dati OsMed – Andrea Mandelli, presidente FOFI. “La Federazione si è molto concentrata in questi ultimi anni su questi due temi. Sull’appropriatezza si è detto già molto ma ancora c’è da fare mentre sull’aderenza alla terapia c’è ancora un intero capitolo da scrivere. Un capitolo che è anche una delle vie per rendere sostenibile il nostro Ssn, tema così centrale in questo momento storico”.

Secondo i dati del Rapporto OsMed, che Mandelli ha definito “uno strumento non solo per gli operatori ma per tutti”,  si conferma il trend d’inappropriatezza nel trattamento con i farmaci antidiabetici, mentre peggiora l’appropriatezza d’uso degli inibitori di pompa protonica. Proprio sulla gestione dei pazienti con pirosi e sul valore dell’automedicazione è stato appena presentato un documento multidisciplinare nato dal lavoro di farmacisti e medici. Anche per gli antibiotici l’impiego inappropriato supera il 30%.

IMPIEGO DEGLI EQUIVALENTI

“Nel territorio gli equivalenti non sfondano tanto quanto negli ospedali”, ha spiegato Luca Pani, direttore generale AIFA. Il generale il 69,8% delle dosi dei farmaci consumate ogni giorno è costituita da medicinali a brevetto scaduto, che rappresentano anche il 21,4% della spesa pubblica. La vendita dei biosimilari aumenta. “Nel territorio, spiega Mandelli, ci si scontra con molte realtà in cui il paziente fa fatica ad abbandonare un brand che ha già usato per anni. É un fenomeno culturale”. La spesa affrontata dai cittadini per pagare la differenza tra il farmaco generico e l’originator è stata, nel 2015, pari a circa 1,5 miliardi di euro.

“Il rapporto OsMed racchiude i successi della nostra ricerca”, ha concluso Mandelli.