Ricorso Ema, la posizione di Federfarma Lombardia

Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, ha affermato che riaprire la partita dell’assegnazione dell’Agenzia del farmaco è “doveroso” 

Annarosa Racca
Annarosa Racca, presidente Federfarma Lombardia

“Il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, ha evidenziato il nodo di fondo: se l’assegnazione della nuova sede Ema ad Amsterdam è da considerarsi viziata, l’Italia ha non solo il diritto, ma un vero e proprio dovere di riaprire la questione”. Così Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, si è espressa sulla questione Ema, riaperta nei giorni scorsi con il ricorso presentato dal Governo italiano per richiedere l’annullamento della decisione del  Consiglio dell’Unione Europea di assegnare la sede dell’Agenzia europea dei medicinali alla città di Amsterdam.

“Il doppio trasloco paventato da Guido Rasi (direttore esecutivo dell’Agenzia del farmaco, ndr) finirebbe tra l’altro per avere ricadute negative sulla salute dei cittadini europei”, ha evidenziato Racca. “All’inizio del processo di selezione della nuova sede Ema, le questioni logistiche e la disponibilità di spazi adeguati per i dipendenti dell’Agenzia figuravano tra i primissimi requisiti della città ospitante, ritenuti indispensabili per garantire continuità al lavoro dell’Agenzia e non causare ritardi nel processo di approvazione dei nuovi farmaci. A fronte di queste stringenti richieste iniziali, dopo l’assegnazione della sede Ema ad Amsterdam abbiamo sentito parlare prima di evidenti ritardi nella messa a disposizione dei nuovi uffici dell’Agenzia, e oggi di prospettive francamente paradossali, come quella di sedi provvisorie e traslochi a singhiozzo”.

La presidente di Federfarma Lombardia ha poi ribadito che “Milano ha le credenziali migliori per ospitare l’Agenzia, fra le quali lo Human Technopole e la Città della Salute e una sede, come il Pirellone, che non ha confronti in Europa in termini di rappresentatività, capienza e comfort logistici”.