Rinnovo della richiesta di proroga per i dossier omeopatici da parte delle aziende

Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese; Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia e Alessandro Pizzoccaro, presidente di Guna
Da destra: Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese; Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia e Alessandro Pizzoccaro, presidente di Guna

In occasione della visita alla sede e ai laboratori di Guna, azienda lombarda di farmaci omeopatici, Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, si è dichiarato disponibile a promuovere la richiesta di una proroga alla consegna dei dossier per l’Aic dei farmaci omeopatici, a oggi fissata per il 30 giugno 2017. Insieme a lui durante la visita, il presidente e fondatore di Guna, Alessandro Pizzoccaro, e il presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga.

Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese; Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia e Alessandro Pizzoccaro, presidente di Guna
Da destra: Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese; Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia e Alessandro Pizzoccaro, presidente di Guna

“Condivido e ritengo corretta, visto il grande impegno delle aziende nel produrre la documentazione, la richiesta di una proroga di sei mesi della consegna del termine ultimo per la consegna dei dossier di registrazione dei farmaci omeopatici”, ha dichiarato l’assessore Gallera. “Come rappresentante della Regione Lombardia”, ha precisato, “sosterrò questa richiesta di proroga negli incontri con il Ministro e presso la Conferenza Stato-Regione”.

Il tema della proroga per la registrazione dei farmaci omeopatici, già in commercio da oltre 30 anni, è oggetto di discussione con il ministero della Salute. Il 30 giugno 2017 è il termine ultimo per la consegna dei dossier di registrazione all’Agenzia del Farmaco, ma i tempi sono troppo stretti a fronte della complessità burocratica dell’istruttoria richiesta.

“Per il settore è più che positivo l’onere legato alla registrazione dei farmaci, di fatto trattati e catalogati nello stesso modo dei prodotti allopatici”, spiega Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese, associazione delle aziende produttrici di medicinali omeopatici, “senza una proroga il settore rischia il tracollo economico: 4.000 posti di lavoro a rischio in tutta Italia e una perdita di fatturato di circa 90 milioni di euro. Il ministero è a conoscenza da tempo di questo problema, ma temporeggia e non prende posizione”.

La conferma della consegna al 30 giugno provocherebbe numerosi danni a un settore che risulta invece essere in costante crescita come dimostrano gli 8 milioni di italiani che usano l’omeopatia e i 20.000 medici, inclusi i pediatri del Ssn, che integrano allopatia e terapie complementari, si legge nella comunicazione diffusa da Guna in occasione della visita dell’assessore lombardo.

“La registrazione di questi medicinali”, ha spiegato Alessandro Pizzoccaro, “rappresenta un significativo passo avanti sotto il profilo delle risorse terapeutiche a disposizione ogni giorno della classe medica. L’aumento della fiducia nei confronti delle cure alternative è stato tale che se si fa un raffronto con i dati storici si scopre che in questi anni sono più che raddoppiati: oggi scelgono, infatti, le Medicinali Non Convenzionali ben 12.861.000 di cittadini, mentre nel 2000 erano poco più di 6 milioni, secondo il Rapporto Italia 2017 di Eurispes. Questi dati sottolineano una crescita esponenziale che si allinea con i trend europei di diffusione delle Medicine Non Convenzionali”.

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