Borse di studio Sif e Assogenerici per progetti di ricerca sui farmaci equivalenti in Italia

Sono state 6 le borse di studio Sif e Assogenerici assegnate ai ricercatori che lavorano nell’Università per progetti di ricerca sui farmaci equivalenti in Italia. Giorgio Cantelli Forti ed Enrique Häusermann, presidenti rispettivamente di Sif e di Assogenerici, hanno consegnato le borse dell’importo di euro 5.000,00 cadauna, riservate ai soci della Società Italiana di Farmacologia al di sotto dei 38 anni, durante il 38° Congresso Nazionale dell’associazione in corso a Rimini dal 25 al 28 ottobre.

Questi i  vincitori delle borse di studio:

Alessandra Bettiol, dip. Neurofarba, Università degli Studi di Firenze, con un progetto dal titolo: “Valutazione della variabilità nelle proporzioni d’impiego dei farmaci equivalenti nel territorio nazionale: due realtà geografiche italiane a confronto”.

 Daniela Cimmaruta, dip. di Medicina Sperimentale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con il progetto dal titolo “Farmaco brand a ristretto indice terapeutico e corrispettivo equivalente: analisi delle ADR di mancata efficacia terapeutica all’interno della Rete Nazionale di Farmacovigilanza e possibile impatto sul range di bioequivalenza”.

Niccolò Lombardi, dip. Neurofarba, Università degli Studi di Firenze, con il progetto dal titolo “E-leArning per migliorare la conoscenza del Medicinale Equivalente e biosimilare in ambito universitario (Progetto EsAME)”.

Annamaria Mascolo, dip. di Medicina Sperimentale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con il progetto dal titolo: “La prevenibilità delle reazioni avverse alle statine originator ed equivalenti al fine di una maggiore sicurezza e compliance del paziente”.

Chiara Bianca Maria Platania, dip. di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, Università degli Studi di Catania, con il progetto dal titolo: “Appropriatezza ed economicità nella scelta dei farmaci nella realtà ospedaliera: l’uso dei biosimilari presso il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania”.

Giovanni Luca Romano, Azienda Ospedaliera Universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele”, Università degli Studi di Catania, con il progetto dal titolo: “Comparability exercise ed estrapolazione delle indicazioni d’uso dei farmaci biotecnologici e biosimilari utilizzati nell’ambito della Legge 648/1996”.

Borse di studio a sostegno della scienza farmacologica

“Tra le attività di SIF, oltre a quella formativa e di ricerca, vi è da sempre la volontà di finanziare i giovani talenti nel campo della scienza farmacologica”, ha dichiarato il presidente uscente, Giorgio Cantelli Forti, “perché crede che un investimento a beneficio degli studenti e di chi si appresta alla carriera di ricercatore sia un investimento nel futuro”. “Non si tratta quindi”, ha proseguito Cantelli Forti, “semplicemente di un premio al merito ma di una scommessa sul capitale umano che perpetuerà l’eccellenza nella scienza italiana in casa propria e nel mondo”.

Dalla ricerca un aiuto al Sistema sanitario nazionale

“Le borse di studio assegnate oggi premiano l’impegno alla raccolta e diffusione di dati di real world evidence per i farmaci generici e biosimilari, utili al colmare il gap informativo che ancora troppo spesso frena la corretta conoscenza, il corretto utilizzo e la valorizzazione di questi prodotti”,  ha sottolineato invece Enrique Häusermann, presidente di Assogenerici.  “Il nostro comparto rappresenta un’importante realtà produttiva in un settore altamente strategico e la ricerca in farmacologia è e deve continuare a essere un asset fondamentale per il nostro Paese. In quest’ottica  – ha proseguito – riteniamo sia doveroso sostenere la ricerca italiana, e in particolare quella dei giovani, come garanzia di continuità di una importante tradizione scientifica e come premessa alla ripresa e allo sviluppo del Paese. Senza dimenticare che dalla ricerca sui generici e sui biosimilari e da modalità produttive sempre più innovative deriva anche un fondamentale contributo alla sostenibilità del Ssn. Da questa consapevolezza – ha concluso – discende anche la nostra pluriennale collaborazione con la Società italiana di farmacologia a vantaggio, ancora una volta, del sistema salute italiano”.