Stati generali della farmacia, tanta partecipazione e voglia di futuro

più di duemila farmacisti hanno risposto all’appello di Federfarma per partecipare agli stati generali della farmacia, tenutosi a Roma prima delle elezioni nazionali in programma il 4 marzo prossimo

Si sono svolti a Roma gli stati generali della farmacia italiana. La giornata congressuale, che è stata fortemente voluta dalla Federfarma, si è svolta il 26 febbraio scorso presso l’hotel Rome Cavalieri. Nonostante la forte nevicata più di duemila farmacisti hanno risposto all’appello del sindacato, a riprova di un ritrovato “attaccamento alla maglia” dei colleghi italiani.

Più di duemila farmacisti hanno risposto all’appello di Federfarma per partecipare agli stati generali della farmacia, che si sono tenuti a Roma prima delle elezioni nazionali in programma il 4 marzo prossimo

La sessione di dibattito interno

Tanti e fondamentali per la farmacia italiana i temi trattati nella sessione di lavoro pomeridiana, partita alle ore 15. Al centro dell’intervento del segretario Sunifar, Renato Usai, primo relatore dell’evento, è stato il tema della ruralità. Il segretario ha espresso inoltre la volontà della Federfarma di trovare una soluzione alla realtà delle parafarmacie, unicum tutto italiano. Sempre il segretario si è fatto portavoce delle proposte di rinnovo del contratto nazionale collettivo del lavoro, fermo da anni, e della necessità di convocare un tavolo di confronto sulla previdenza con Fofi e tutte le sigle sindacali.

Il segretario Federfarma, Osvaldo Moltedo, ha affrontato i temi della convenzione. Ha presentato una relazione sulle proposte di revisione della distribuzione diretta e Dpc e sulla remunerazione.

Il vice-presidente di Federfarma e promotore dell’evento, Vittorio Contarina, ha presentato alla platea lo stato dei lavori sulla rete delle farmacie, un progetto da lui fortemente voluto, partito 3 anni fa. Lo scopo, spiega Contarina, «è realizzare un’unica grande rete di farmacie, un’unica grande cooperativa» per affrontare la nuova realtà dei capitali. È un progetto che riveste indubbiamente un ruolo di primaria importanza per il futuro della categoria.

Il presidente Fenagifar, Davide Petrosillo, ha illustrato i risultati di AgifarLab, il progetto nato nel 2017 dalla collaborazione delle Agifar lombarde. Uno dei risultati di maggior rilievo di questo studio ha messo in evidenza che 9 giovani farmacisti su 10 sentono il bisogno d’integrare le conoscenze acquisite durante il corso di laurea con percorsi formativi post-universitari, per colmare le carenze rispetto alle necessità professionali.

A chiusura della sessione di lavori pomeridiani, il tesoriere Federfarma, Roberto Tobia ha trattato i temi, vitali per lo sviluppo futuro della farmacia; essi passano per la presa in carico del paziente cronico, l’aderenza alla terapia, e più in generale della farmacia dei servizi e della loro certificazione e standardizzazione.

I politici intervenuti all’evento

Dopo la cena, alle ore 21, è iniziata la sessione serale. Il giornalista televisivo, Francesco Giorgino, ha aperto il confronto con i politici intervenuti su temi inerenti il mondo della farmacia.

Ospiti di tale dibattito sui temi della farmacia, tutte le realtà politiche e gli interpreti del mondo della salute e della farmacia italiana; tra questi, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin; il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti del Partito democratico; il vicepresidente del Senato e presidente del gruppo del Popolo della libertà, Maurizio Gasparri, e il presidente Fofi, Andrea Mandelli, per Forza Italia; la deputata M5S Roberta Lombardi; il vicepresidente Fofi, Lugi D’Ambrosio Lettieri; Mariella Ippolito per il partito Uniti per l’Italia , Guido Crosetto per Fratelli d’Italia.

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