Trattamento dell’alopecia androgenetica

La migliore terapia per combattere la calvizie è, di solito, l’utilizzo di più principi attivi che agiscono in modo differente sulle cause della perdita dei capelli.

alopeciaL’alopecia androgenetica (anche nota come calvizie) è una condizione di mancanza, totale o parziale, dei capelli. L’alopecia androgenetica o calvizie comune è un diradamento della parte fronto-occipitale dei capelli, dovuto alla miniaturizzazione del fusto. Come tipo di alopecia è la più frequente: colpisce uomini e donne di ogni razza, con gravità diversa. È più frequente nella razza caucasica, mentre in altre etnie è meno presente.

La manifestazione di questa condizione patologica è sotto il controllo di diversi fattori: steroidei, glicidico-metabolici, autocrini-paracrini. Il controllo steroideo si attua essenzialmente attraverso il metabolismo del testosterone con una serie di eventi a catena: la 5-α riduzione, la formazione del diidrotestosterone (DHT), la captazione di quest’ultimo da parte di uno specifico recettore proteico citosolico in presenza del cofattore NADP ridotto (NADPH2) con trasporto attivo nel nucleo del tricocheratinocita (il cheratinocita della matrice del pelo), la coniugazione del DHT con la cromatina nucleare e la successiva attivazione di uno o più geni portatori del messaggio ereditario «calvo».

Alternativamente, in carenza di NADPH2, ma in presenza di NAD ridotto (NADH2), il testosterone può essere convertito in androstenedione dalla 17 β-idrossisteroido-deidrogenasi e poi convertito a estrone, favorendo la produzione di proteine che costituiscono il capello.

Patologie concomitanti quali endocrinopatie, ipotiroidismo, menopausa, policistosi ovarica, terapie con androgeni possono influenzare la formazione di calvizie.

Il ciclo di crescita del capello

Il cuoio capelluto di un individuo adulto ha una superficie oscillante fra 550 e 650 cm². Il numero di follicoli piliferi per cm² varia con l’età: 1.135 alla nascita, 635 a 30 anni, 415 a 60 anni. Nei calvi questi valori possono essere anche notevolmente inferiori.

Nel follicolo si alternano cicli di crescita e cicli di riposo. Alterazioni nella durata di essi possono provocare diradamenti. Il ciclo di vita del capello può essere suddiviso in tre fasi, anagen, catagen e telogen (tabella 1). Queste tre fasi sono in relazione tra loro mediante quella che gli esperti chiamano “regola del 3-3-3”. Se l’anagen dura 3 anni, la fase catagen dura 3 settimane e il periodo telogen dura 3 mesi. In pratica, circa l’84% dei capelli si trovano nella fase anagen, il 14% nella fase telogen e solo l’1 o il 2%, si trovano nella fase catagen.

Le terapie

La migliore terapia per combattere la calvizie è di solito l’utilizzo di più principi attivi che agiscono in modo differente sulle cause della calvizie (tabella 2). Questa modalità aumenta di molto le percentuali di successo terapeutico.

L’uso di 1 mg di finasteride in dose giornaliera è oggi la terapia più famosa al mondo per la cura della calvizie androgenetica. Questa molecola è molto sicura con una percentuale molto bassa di effetti collaterali (possibile lieve diminuzione del desiderio sessuale, diminuzione dell’eiaculato in meno del 2% dei casi, aumentata ritenzione idrica, accumuli adiposi) rapidamente reversibili alla sospensione della terapia. Una singola compressa al dosaggio di 1 mg è in grado di ridurre il tasso di DHT nel sangue dell’80% per una durata di circa 6 ore. Inoltre, l’assorbimento da parte dell’organismo non è influenzato dall’alimentazione.

L’estratto di Saw Palmetto o Serenoa repens, assunto per via orale, ha dimostrato di avere ottime proprietà di inibizione del DHT e rappresenta quindi un’alternativa naturale o un supplemento al trattamento farmacologico con finasteride. Il trattamento prevede l’assunzione di 1 o 2 capsule di questo integratore per un periodo di almeno 6-12 mesi. Di solito l’estratto di Serenoa repens nella preparazione è associato a zinco e olio di semi di zucca.

Il tè verde come lo zinco hanno ottime capacità di inibire la 5-alfa reduttasi di tipo I più legata alla produzione di sebo.

Il silicio organico ha una potenziale azione sul trofismo dei capelli, mentre il rame è il principale regolatore di ceruloplasmina e superossido dismutasi, enzimi coinvolti nella formazione dei radicali liberi e quindi nell’invecchiamento precoce.

Lo spironolattone è un analogo strutturale dell’aldosterone e del progesterone. L’uso clinico di questo farmaco ha evidenziato un’attività antiandrogena che si esplica a livello periferico con un meccanismo competitivo sul recettore citosolico del DHT e dell’androstandiolo. Lo spironolattone è quindi un potente antiandrogeno recettoriale. Pertanto questa molecola è usata topicamente a concentrazioni variabili dallo 0,5 al 5% con lo scopo di impedire, direttamente nel follicolo pilifero, che il DHT si leghi al suo recettore citosilico. Lo spironolattone si aggiunge spesso al trattamento orale con finasteride in quanto quest’ultima diminuisce esclusivamente la conversione del testosterone in DHT ma non impedisce al DHT rimanente di legarsi al suo recettore, con un’azione sinergica.

Non esistono lozioni commerciali a base di spironolattone; tuttavia, è possibile, dietro prescrizione medica, farsi preparare una lozione galenica idro-alcolica o una crema a base di questo principio attivo.

L’uso topico dello spironolattone non porta a effetti collaterali riferibili ad azione ormonale in quanto non presenta assorbimento sistemico, pur penetrando bene nel derma. Gli unici effetti collaterali osservati in pochissimi pazienti sono una lieve irritazione cutanea.

Il minoxidil è un validissimo stimolatore della crescita. In commercio esistono diverse formulazioni al 2% o al 5%; solitamente si usa aggiungere al minoxidil, in percentuali precisamente dosate, spironolattone, progesterone o ciproterone acetato. Minoxidil può essere applicato come lozione alcolica con un dosaggio massimo di 1-2 ml al giorno. Possibili effetti avversi possono essere irritazione del cuoio capelluto, rossori o desquamazioni.

L’azione dei rame-peptidi invece si esplica nell’invertire i naturali processi di invecchiamento della pelle e dei follicoli piliferi, portando alla generazione di nuovi capillari intorno al follicolo, all’incremento dei grassi sottocutanei e alla sintesi della melanina, oltre alla riparazione dei danni al cuoio capelluto e alla formazione di capelli più spessi.

I rame-peptidi sono molto utili anche nei periodi post-estivi e autunnali, quando gli effetti  telogenici si intensificano a causa dell’esposizione dei capelli al sole e a causa di cicli di ricambio naturali, per accelerare la fase di ricambio dei capelli e stimolare la crescita dei nuovi capelli anagen.

Generalmente, si vendono in formulazioni spray da applicare 1 o 2 volte al giorno nelle zone interessate e sono privi di effetti avversi.

L’aminexil, infine, agisce sull’invecchiamento precoce delle radici dei capelli inibendo la rigidificazione (fibrosi) del collagene. La fibrosi della guaina connettivale è la principale causa della difficoltà di riguadagnare «profondità» follicolare; questo significa che un follicolo miniaturizzato e molto in superficie, pur stimolato da trattamenti volti a invertire questo processo, se sotto di sé trova uno strato di cute fibrotica non riesce più a scendere tanto in profondità così da poter tornare a essere grosso e proporzionalmente vascolarizzato. Pertanto, è ragionevole considerare che quanto più si sia instaurata questa fibrosi, tanto più difficile sia riguadagnare stadi di crescita nell’inversione della miniaturizzazione del follicolo e del capello.

Tabella 1 – Ciclo di crescita del capello

Fase di crescita anagen. Le cellule del bulbo si riproducono e formano il fusto. Questa fase ha una durata di 3-5 anni, ma nella donna può arrivare a 6-7 anni
Fase di progressivo arresto delle varie funzioni vitali  catagen. In seguito ad un segnale ormonale o chimico, la fase anagen si blocca. Le cellule non si moltiplicano più, il bulbo entra in un periodo di riposo che dura circa 2 settimane. Quindi il bulbo risale leggermente attraverso la pelle fino in superficie e il fusto smette di crescere
Fase di riposo funzionale telogen. Corrisponde al periodo in cui cessa ogni attività e i capelli sono pronti a cadere. Da questo momento, circa 3 mesi più tardi, il bulbo ricomincia a produrre le cellule del fusto di un nuovo capello che entra nella fase anagen

Tabella 2 – Strategie terapeutiche per combattere la calvizie

Inibitori dell’enzima 5-alfa riduttasi regolando la formazione di DHT steroidei finasteride, dutasteride, fitosteroli (Serenoa repens), estrogeni e progesterone
non-steroidei zinco, silicio, tè verde e rame
Antagonisti competitivi recettoriali di DHT spironolattone, ciproterone acetato, fitosteroli, canreonato di potassio
“Fattori di crescita” capaci di prolungare la fase anagen minoxidil, rame-peptidi, xantine, estrogeni
Agenti che contrastano la sclerosi della guaina connettivale minoxidil, aminexil