Una piattaforma per la gestione dei dati clinici dei malati intestinali cronici

Presentato nei giorni scorsi a Genova un nuovo progetto di portata internazionale realizzato da Softjam in partnership con Microsoft, aziende farmaceutiche come Takeda, associazioni di pazienti estere e la Federazione Europea delle Associazioni di colite ulcerosa e Crohn

Si chiama Patient Voice la piattaforma finalizzata alla raccolta e all’archiviazione di informazioni fornite dai pazienti e la loro condivisione e valutazione da parte delle organizzazioni di riferimento e degli operatori sanitari per migliorare la qualità di vita dei pazienti, in totale sicurezza. Dalla raccolta e dall’analisi dei dati che i pazienti condividono tramite App, la piattaforma, basata su Microsoft Azure, verifica l’andamento della salute degli stessi e offre consigli ‘intelligenti’ e personalizzati  per migliorare la qualità della loro vita.

Come spiega Andrea Pescino, AD di Softjam: “Tutto il mondo si sta orientando verso la Value Based HealthCare, assistenza sanitaria basata sul valore, un modello di erogazione dell’assistenza sanitaria finalizzata a migliorare gli esiti di salute dei pazienti, ottimizzando le risorse. La centralità del paziente è la strategia Value Based HealthCare che prevede programmi innovativi in grado di valutare il percorso terapeutico nella sua complessità, in un’ottica di integrazione, sostenibilità e beneficio”.

Lo strumento permette di raccogliere, classificare e gestire i dati tra pazienti, organizzazioni di pazienti e operatori sanitari; un progetto internazionale che parte dall’Italia, nato dall’incontro tra le aziende già alla ricerca di risposte terapeutiche a problemi cronici, le associazioni di riferimento e le aziende di tecnologia.

Le ricadute della piattaforma sono molteplici, spiega Luisa Avedano – Ceo della European Federation of Crohn’s and Ulcerative Colitis Associations: “Le associazioni di pazienti si stanno rendendo conto di quanto sia utile unire le forze, le energie e le esperienze anche per essere più visibili e reclamare per qualche diritto. Noi cerchiamo di migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti, quindi le tecnologie che abilitano la raccolta e la fruizione dei dati sono fondamentali. Efcca sta investendo molto in questo progetto: abbiamo bisogno di questi dati per fare pressione a livello politico, abbiamo bisogno dei dati per avere un quadro per fascia di età, per tipo di malattia e per avere uno screening di quello che accade alla persona, cosa che può aiutare ad affrontare la malattia in maniera più personalizzata”.

“La salute digitale al servizio del paziente é da sempre elemento centrale nell’impegno di Microsoft per sostenere l’innovazione nella eHealth. La democratizzazione dell’intelligenza arificiale genera benefici concreti per tutti i cittadini, sia in termini di efficacia del servizio al paziente, sia in termini di efficienza del Servizio Sanitario. Il nuovo progetto realizzato con Softjam e Takeda, in particolare, è un ulteriore esempio di come la tecnologia possa migliorare la qualità della vita dei pazienti offrendo loro un servizio a valore”, ha commentato Elena Bonfiglioli, Managing Director Health and Life Science Emea di Microsoft.

“Questo progetto  ha le potenzialità per migliorare le qualità della vita di pazienti che soffrono di malattie croniche e contemporaneamente ridurre i costi della sanità, consentendo di investire solo su terapie che migliorano effettivamente la vita dei pazienti”, ha concluso Pescino.