La Commissione Europea ha deciso di lanciare lo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS). Un tassello di indiscussa importanza, che consentirà un mercato unico di prodotti e servizi in ambito sanitario per la costruzione di una solida unione europea della Salute. Plauso del Pharmaceutical Group of the European Union (PGEU)

Il Pharmeceutical Group of The European Union – PGEU, ha accolto con favore la decisione della Commissione Europea di adottare un mercato unico di servizi e prodotti digitali in ambito sanitario, l’EHDS. Si tratta di una scelta che consentirà ai cittadini europei di controllare e utilizzare i dati sanitari sia nel proprio che in altri Stati Membri all’interno di un quadro normativo coerente, affidabile ed efficiente. Il PGEU concorda circa l’importanza di rafforzare i sistemi sanitari e il personale che lavora al suo interno sfruttando anche le opportunità offerte dal digitale che possono favorire un maggiore lavoro integrato e coordinato tra gli Stati membri. Un altro elemento cruciale risiede nella condivisione di buone pratiche e dati, nel rispetto del loro utilizzo in linea con le norme del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali – GDPR – e adottando le misure necessarie per evitarne un uso improprio.


Il ruolo della farmacia nella promozione dell’e-Health

Sin dall’avvio dei processi di digitalizzazione in ambito sanitario, la farmacia ha mostrato grande disponibilità nell’adottare tecnologie innovative al fine di garantire alla propria utenza i più alti standard. “Nell’area dell’e-Health, nessun’altra professione sanitaria ha investito come la farmacia, sviluppando l’infrastruttura e la cultura necessarie per implementare tecnologie innovative di eHealth con l’obiettivo finale di fornire vantaggi significativi ai cittadini” ha sostenuto Roberto Tobia, Segretario Nazionale Federfarma e presidente del Pharmaceutical Group of the European Union – PGEU.

Lo sviluppo maggiore e sempre più capillare della sanità digitale porterà indiscussi vantaggi sia ai sistemi sanitari sia alla cura dei pazienti; nonostante gli auspici tuttavia la situazione si presenta ancora molto frammentata sia a livello nazionale che europeo. In primo luogo, il PGEU ritiene che l’e-Health dovrebbe essere integrata nei sistemi sanitari supportando le pratiche esistenti, con la farmacia come collegamento tra diversi servizi, organizzazioni e infrastrutture.

“Come PGEU – ha proseguito Tobia – raccomandiamo anche di promuovere l’interoperabilità dei sistemi informatici in ​​Europa per favorire lo scambio di dati tra le farmacie e gli operatori sanitari. Inoltre, consigliamo l’utilizzo dell’Artificial Intelligence e delle nuove tecnologie digitali per rafforzare la collaborazione interprofessionale e per promuovere l’integrazione dei sistemi di assistenza primaria”.