Approvata alla Camera la legge di bilancio 2017. Ora la discussione passa al Senato ma solo dopo il Referendum

Dopo settimane di lavori intensi nelle varie Commissioni parlamentari, la legge di bilancio 2017 è stata approvata ieri alla Camera dei Deputati con voto di fiducia. Maggioranza compatta con 290 deputati favorevoli. Contrari 118 (astenuti 3).

camera dei deputati

Non sono poche le norme in ambito sanitario previste dalla legge che da quest’anno prende il posto della cosiddetta finanziaria. Su tutte l’aumento del fabbisogno sanitario nazionale (FSN), rideterminato rispettivamente in 113 miliardi per il 2017, 114 per il 2018 e 115 per l’anno 2019.

Spesa farmaceutica

Novità riguardo i tetti di spesa farmaceutica. Quello dell’ospedaliera, rideterminato nella misura del 6,89%, si chiamerà “tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti” e sarà calcolato al lordo della spesa per i farmaci di classe A in distribuzione diretta e per conto. Il tetto della farmaceutica territoriale, rideterminato nella misura del 7,96%, assume invece la denominazione di “tetto della spesa farmaceutica convenzionata”. Non cambia dunque il valore percentuale complessivo del tetto (14,85%), ma grazie all’incremento del FSN di 2 miliardi per il 2017, si ampliano le possibilità di spesa per circa 300 milioni di euro.

Vaccini e biosimilari

Rispetto ai medicinali i cambiamenti non si finiscono qui. Sono previsti due fondi da 500 milioni di euro ciascuno, per i prossimi tre anni, rispettivamente per farmaci innovativi e farmaci innovativi oncologici. Trovano copertura anche i vaccini previsti dai nuovi LEA mentre, rispetto ai biosimiliari, le norme introdotte dovrebbero superare l’impasse della delibera sull’equivalenza terapeutica sospesa da mesi all’AIFA.

Emendamento rurali

Da sottolineare come tutti gli emendamenti mirati a favorire le farmacie rurali, innalzando i tetti per le agevolazioni fiscali, non hanno avuto un lieto fine. I farmacisti hanno ancora la speranza nel Senato o in qualche programma regionale di “miglioramento e riqualificazione di determinate aree del SSR” previsto dalla nuova legge e finanziato con lo 0,1% del FSN, che includa nuovi servizi a forte valenza socio-sanitaria erogati dalle farmacie così come previsto al comma 2 dell’articolo 8 del DPCM sui nuovi LEA.

Sebbene il presidente di Sunifar, Alfredo Orlandi, abbia espresso, come riportato da Filodiretto, la newsletter quotidiana di Federfarma, il suo rammarico: “Non è tollerabile che la politica continui a sostenere l’importanza delle piccole farmacie come strumento per garantire l’accesso al farmaco e alle cure nei paesi più remoti e poi si tira indietro quando c’è da dare un concreto, anche se piccolo, segnale di attenzione”.

Sunifar ha, inoltre, dichiarato lo stato di mobilitazione delle farmacie rurali e ha annunciato per la prossima settimana una riunione urgente.

Anche altre voci si sono sollevate per esprimere la contrarietà dei farmacisti in questo frangente. “Il comitato rurale lombardo parteciperà all’assemblea nazionale, dove saranno decise tutte le iniziative sindacali necessarie per far sentire la voce dei farmacisti e ottenere dalla politica fatti e non più solo parole”, precisa la presidente della sezione lombarda del Sunifar, Clara Mottinelli.

Federfarma Torino affida a una nota stampa la propria posizione e si dice “estremamente delusa” per la “bocciatura della Camera” della proposta che “avrebbe realmente dato una boccata d’ossigeno alle farmacie che operano in condizioni di disagio”.