Di fronte al generalizzato problema delle carenze di medicinali la Società italiana di farmacia ospedaliera e la Società italiana dei farmacisti preparatori hanno lanciato un messaggio congiunto per ricordare l’importanza della galenica, un comparto spesso salvavita

Negli ultimi tempi, dal Covid-19 alla guerra in Ucraina, le carenze di medicinali sono fenomeni che si manifestano sempre più sovente, mettendo a repentaglio la continuità terapeutica soprattutto per quei pazienti affetti da patologie croniche o che fanno ricorso a medicinali salvavita. In questo scenario la galenica si è riaffermata come centrale per il sistema di cure.

È questo il messaggio lanciato in un comunicato congiunto dalla Società italiana di farmacia ospedaliera (Sifo) e dalla Società italiana farmacisti preparatori (Sifap) attraverso i propri presidenti, rispettivamente Arturo Cavaliere e Paola Minghetti.

Una disciplina fatta di alta professionalità, disciplina e controlli

La Galenica, hanno ricordato i presidenti delle due società scientifiche è oggi «un’attività tecnologicamente avanzata che ha come scopo l’allestimento di medicinali in stretta connessione con la sperimentazione clinica, la radiofarmacia, l’oncologia personalizzata, la gestione del rischio clinico, la continuità terapeutica. La preparazione dei medicinali galenici è effettuata dal farmacista in condizioni ambientali e di vestizione protette e controllate, in modo da garantire con certezza requisiti di sicurezza per gli operatori e di qualità, efficacia e tempestività di erogazione per i pazienti».

Si tratta di una disciplina fatta di altissima professionalità, procedure, interrelazioni disciplinari e controlli rigorosi. «Oggi più che mai – ha sottolineato la presidente Sifap Paola Minghetti – la Galenica clinica è una componente centrale dei servizi sviluppati dal farmacista preparatore di comunità e dal farmacista ospedaliero e i pazienti critici (sia adulti sia pediatrici) attraverso di essa possono avere accesso in modo appropriato, sicuro e puntuale alle terapie personalizzate».

Importante aumentare l’informazione sull’uso del farmaco galenico o dell’equivalente

La situazione attuale presenta carenze diffuse ma circoscritte, ha ricordato il presidente Sifo Arturo Cavaliere, membro, tra l’altro, del Tavolo tecnico sulle carenze istituito presso il Ministero della Salute. Si tratta dunque di una situazione sotto controllo, come rimarcato dalla stessa Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Tuttavia, la necessità di «aumentare la cultura dell’informazione per i cittadini sull’utilizzo sicuro ed efficace del farmaco equivalente o galenico diventa quanto mai impellente, proprio a causa dei momenti di turbolenza attraversati dal mercato globalizzato delle materie prime».

Il sistema Drughost e il rischio di carenza dei dispositivi medici

Il sistema di alert informatizzato denominato “Drughost” proposto e alimentato dai servizi Farmaceutici Ospedalieri e messo in rete da Sifo e Aifa ha permesso di intercettare in anticipo le indisponibilità dei farmaci agli ospedali, prima che le stesse si trasformassero in carenze, e tutelando quindi la continuità terapeutica degli assistiti.

Nonostante il successo del meccanismo di alert, occorre comunque rimanere vigili, perché all’interno di un mercato globale «la crisi energetica e il protezionismo di alcuni Stati potrebbero determinare una carenza ancor più pericolosa rispetto ai farmaci, quella dei dispositivi medici altamente specialistici o dedicati, di cui già segnaliamo ritardi nelle consegne. Forse sarebbe utile e importante anticipare le nuove criticità attraverso alcune strategie compensative (modifica del Codice degli appalti, produzione interna….) che potrebbero rappresentare davvero una soluzione da mettere rapidamente in campo a livello centrale» ha concluso Cavaliere.