Covid, quali sono i nuovi vaccini in arrivo

La ricerca sul virus procede a ritmi serrati e già nelle prossime settimane potrebbero arrivare anche in Italia nuovi vaccini. Tre quelli attualmente in lizza, basati su tre meccanismi diversi: CureVac, NovaVax e Valneva

La ricerca sui vaccini contro il SARS-CoV-2 non si ferma e procede a ritmi serrati. Considerate le numerose difficoltà nel prevedere il tipo di risposta immunitaria, le strategie risultano essere molto diversificate. Così anche le tipologie di vaccino, che si basano su meccanismi di attivazione molto diversi tra loro.

I vaccini a mRna e il CureVac

I primi ad arrivare in Italia sono stati i vaccini a mRna, che funzionano sulla base di un meccanismo che prevede l’iniezione di una sequenza di Rna sintetizzata in laboratorio (l’Rna messaggero), che induce le cellule a produrre una proteina simile a quella verso cui si vuole indurre la risposta immunitaria (la proteina Spike) attraverso la produzione di anticorpi. Agiscono in questo modo i preparati Pfizer-BioNTech e Moderna. Lo stesso meccanismo è alla base anche del vaccino CVnCoV, prodotto dalla CureVac, società olandese con sede in Germania, che dovrebbe essere uno dei primi di prossimo arrivo. Il vaccino è già al vaglio dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) e l’approvazione è attesa tra questo e il prossimo mese. La distribuzione in Italia dovrebbe avvenire subito dopo.

La strategia europea sembra essere quella di puntare sui vaccini a mRna. La Commissione non ha infatti rinnovato i contratti per il 2022 con le aziende produttrici dei sieri a vettore virale Vaxzeviria (AstraZeneca) e Janssen di Johnson&Johnson.

Il vaccino statunitense a base proteica NovaVax

Nei prossimi mesi è atteso anche il vaccino prodotto dalla statunitense NovaVax: Nvx-COV2373. Questo siero contiene e utilizza frammenti della proteina Spike del Covid, replicata in laboratorio, che stimola una risposta immunitaria nell’individuo. Il vaccino contiene anche un adiuvante che rafforza la risposta immunitaria e ne aumenta la durata. L’approvazione dell’Ema, prima attesa per il primo trimestre 2021 e poi prorogata al secondo, doveva arrivare questo mese, e la distribuzione tra fine 2021 e inizio 2022. La richiesta di approvazione è tuttavia ulteriormente slittata a inizio dell’estate a causa di controlli e richieste da parte delle autorità regolatorie. Questo porta a pensare che il vaccino verrà distribuito non prima del primo trimestre 2022.

Il Vaccino francese Valneva a virus inattivato

Infine, un terzo vaccino dovrebbe ricevere l’approvazione dell’Ema entro l’ultimo trimestre dell’anno: si tratta di Vla2001, della francese Valneva. Questo vaccino viene ottenuto uccidendo il virus per mezzo di sostanze chimiche. Il virus inattivato presenta diverse parti antigeniche che inducono nell’ospite una risposta immunitaria contro il patogeno. Tra gli adiuvanti del vaccino Valneva i sali di alluminio. La tecnologia a virus inattivato presenta molti vantaggi come profilo di efficacia, oltre al basso costo di produzione. Si basano su questo meccanismo anche i vaccini antinfluenzali e quello contro la poliomelite. Potrebbe trattarsi di un candidato perfetto anche per la somministrazione nelle farmacie.