Vladimiro Grieco e Paolo Levantino sono stati appena eletti rispettivamente presidente e segretario dei giovani farmacisti. Approfondiamo con loro progetti in corso e futuri della Federazione per rinnovare la professione

La Federazione nazionale giovani farmacisti (Fenagifar) ha di recente eletto il suo nuovo consiglio direttivo. I giovani farmacisti associati hanno votato un rinnovamento ai vertici: il nuovo presidente della Federazione è Vladimiro Grieco, che succede a Carolina Carosio. Lo abbiamo intervistato insieme a Paolo Levantino, segretario, per farci illustrare i progetti già in corso e offrire un’anteprima di quelli futuri.

Vladimiro Grieco, presidente di Fenagifar

«Pur essendo stati eletti da poco siamo pienamente operativi – spiega il dottor Grieco con entusiasmo – Siamo ripartiti con tutti i progetti in itinere della struttura federale esattamente da dove eravamo rimasti, anche perché i membri dell’attuale esecutivo erano già in carica nel consiglio direttivo precedente. È stato semplice, quindi, riprendere senza che nulla del lavoro già svolto andasse perduto. Oltre alle progettualità già in essere, stiamo lavorando su alcune nuove proposte, che vanno nella direzione di un confronto sempre più ampio con le altre realtà sanitarie europee e siamo fiduciosi di poter presentare al più presto queste novità».

Attenzione all’ambiente

Uno dei progetti in corso è “Farmambiente”, che si è aggiudicato il premio Farmacista solidale – People award consegnato in occasione di Cosmofarma 2023. Si tratta di un’idea che nasce da Giacomo Operti di Agifar Torino in collaborazione con l’Università e che vede la farmacia al centro e al servizio della sostenibilità ambientale.

Paolo Levantino, segretario di Fenagifar

«Da un lato vogliamo ridurre l’impronta ecologica generata dalle farmacie sfruttando particolari vademecum realizzati ad hoc per potenziare la raccolta differenziata, aumentare la percentuale di acquisti ecologici, favorire un corretto uso degli impianti e limitare lo spreco – racconta Paolo Levantino, co-responsabile scientifico del progetto – Dall’altro pensiamo sia utile impegnarsi a sensibilizzare il cittadino su come eliminare correttamente i farmaci scaduti, per esempio separando con cura i blister dai contenitori. Il progetto si è basato su una fase iniziale con compilazione di appositi moduli di autovalutazione per le farmacie (form) e di una survey per i clienti».

I risultati preliminari, come spiega il segretario, hanno mostrato che, «grazie al nostro progetto, il 90% dei colleghi ha applicato uno o più accorgimenti in merito al corretto uso degli impianti dell’aria condizionata, il 63%% ha acquistato prodotti certificati green e ben l’80% ha implementato la raccolta differenziata.

Dalla survey sul cittadino emerge, invece, che il 94% dei cittadini ha sentito parlare o conosce i contenitori per lo smaltimento dei farmaci scaduti in farmacia; tuttavia, il 12% continua a smaltirli erroneamente nella spazzatura. Inoltre, il 41% dei cittadini non separa le confezioni e i foglietti illustrativi rispetto ai blister e ai farmaci. Tutto ciò fa emergere come noi farmacisti abbiamo un ruolo fondamentale nell’informare e incoraggiare i cittadini a conoscere le corrette procedure di smaltimento di farmaci, integratori, dispositivi medici per migliorare insieme la sostenibilità ambientale. Il progetto verrà presentato in maniera più corposa in futuro, quando avremo terminato la fase pilota» precisa il segretario.

«La sostenibilità ambientale è una delle sfide del secolo e le farmacie, in quanto primo canale distributivo italiano per volumi, perfino superiore ai supermercati, devono sicuramente fare la propria parte e utilizzare la propria forza in modo etico per incidere su attività e abitudini che coinvolgono tutti ogni giorno, sia all’interno sia all’esterno della farmacia» aggiunge invece Grieco.

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