In occasione del Simposio del Pgeu si è discusso anche della proposta in corso di valutazione in Commissione europea di adottare foglietti illustrativi digitali, che dovrebbero andare a rimpiazzare gli omologhi cartacei. Una scelta non condivisa dalla maggioranza dei farmacisti europei

Rimpiazzare le informazioni cartacee che accompagnano i farmaci, il cosiddetto “bugiardino”, con il rilascio di foglietti illustrativi digitali da parte del farmacista a richiesta del cliente. Si tratta della proposta in corso di valutazione da parte della Commissione europea. Largamente appoggiata dall’industria, avrebbe lo scopo di ridurre lo spreco cartaceo con una conseguente riduzione del suo impatto sull’ambiente. A oggi si contano, infatti, circa 11 miliardi di foglietti illustrativi annui stampati in Europa.

Si tratta di una scelta tuttavia avversata dai farmacisti, i quali sostengono che le relative operazioni di stampa sottrarrebbero tempo prezioso alle attività che si svolgono in farmacia e, al contempo, sarebbero anche molto onerose. Soprattutto, il bugiardino rappresenta, secondo i farmacisti, un supporto pratico informativo fondamentale, soprattutto per i pazienti fragili e cronici.

«Il Pgeu è favorevole al foglietto illustrativo digitale, ma solo in via complementare, come supporto informatico capace di erogare più informazioni ai cittadini in modo più dinamico, smart e più facilmente comprensibile. Non bisogna però dimenticare che ci sono soggetti che hanno bisogno di trovare nelle scatole dei medicinali i foglietti illustrativi cartacei» ha affermato Roberto Tobia, presidente per il 2022 del Pharmaceutical Group of the European Union (Pgeu).

Il Simposio del Pgeu

Il tema è stato, infatti, uno degli argomenti trattati nel corso del Simposio del Gruppo, svoltosi nei giorni scorsi, che ha rappresentato un’occasione di riflessione sulla nuova centralità dei professionisti della farmacia.

Particolare attenzione è stata posta anche al problema della carenza di determinati farmaci nei Paesi europei e, al contempo, alle soluzioni necessarie a garantire ai cittadini dell’Unione un equo accesso alle terapie. A quest’ultimo riguardo, i farmacisti europei hanno mostrato una grande disponibilità all’attività di monitoraggio della corretta aderenza alla terapia da parte dei pazienti.

L’obiettivo è, infatti, non soltanto quello di migliorare l’aderenza alle terapia, andando a produrre un significativo risparmio di risorse per i sistemi sanitari nazionali determinati da minori aggravi delle patologie, ma migliorare il rapporto fra pazienti e terapie, anche al fine di evitare sprechi.