Ricetta elettronica anche per la terapia del dolore

Una circolare del ministero della Salute chiarisce per quali medicinali a base di sostanze stupefacenti è possibile fare ricorso alla ricetta elettronica

La ricetta dematerializzata potrà essere utilizzata anche per i farmaci contro il dolore: lo chiarisce la circolare del ministero della Salute inviata il 14 maggio agli assessorati regionali e provinciali alla Sanità. La comunicazione fa riferimento alla suddivisione in cinque sezioni (dalla “A” alla “E”) della “tabella dei medicinali” – che indicano i medicinali a base di sostanze attive stupefacenti o psicotrope – per specificare che «Risultano prescrivibili con ricetta dematerializzata i medicinali a base di sostanze stupefacenti e psicotrope incluse nelle sezioni B-C-D-E della tabella dei medicinali». Questo dipende dal fatto che il decreto del 2 novembre 2011 del ministero dell’Economia e delle Finanze (che disciplina le modalità di dematerializzazione delle prescrizioni) esclude dalla possibilità di applicazione della ricetta elettronica solo le prescrizioni di farmaci elencati in un altro decreto ministeriale, quello del 10 marzo 2006, che non include i farmaci delle sezioni B-E.

ricetta dematerializzata elettronica
Sono prescrivibili con ricetta dematerializzata i medicinali a base di sostanze stupefacenti e psicotrope incluse nelle sezioni B-C-D-E della tabella dei medicinali

Farmaci per la terapia del dolore

Spiega ancora la circolare di maggio, che possono essere dematerializzate «Anche le ricette per le prescrizioni dei medicinali inclusi nell’allegato III-bis [del decreto presidenziale 309 del 9 ottobre 1990] e contrassegnati nella sezione A della tabella dei medicinali con (**), in quanto usufruiscono delle modalità prescrittive semplificate nella terapia del dolore». L’allegato III-bis contiene l’elenco delle sostanze stupefacenti e psicotrope per i medicinali destinati al trattamento di pazienti affetti da dolore severo e, in seguito alla legge n.38 del 15 marzo 2010, per questi farmaci può essere utilizzato il ricettario Ssn al posto delle ricette a ricalco.

Cosa rimane escluso

Restano dunque escluse dalla dematerializzazione solo le prescrizioni di medicinali della sezione A con indicazioni diverse dalla terapia del dolore – in particolare i farmaci a base di metadone – che andranno, pertanto, effettuate su ricettario a ricalco. Per chiarire la situazione, Federfarma ha diramato una circolare per le farmacie che spiega in dettaglio le modalità attuative secondo le intenzioni ministeriali.

Il processo di dematerializzazione

La possibilità di utilizzare la ricetta elettronica anche per i medicinali a base di sostanze stupefacenti e priscotrope è dunque un ulteriore tassello del progetto di digitalizzazione della Sanità, iniziato con l’introduzione dell’obbligo all’utilizzo della ricetta dematerializzata, entrato in vigore per medici, strutture sanitarie e farmacie all’inizio del 2016. Tale progetto è lontano dal definirsi compiuto, anche se l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha senz’altro dato una spinta all’accelerazione della dematerializzazione totale. Sono tuttavia molti i punti e le questioni ancora in sospeso. Sarà necessario assicurare formazione e informazione ai cittadini, per far comprendere loro l’utilità e i vantaggi del provvedimento, e offrire supporti tecnici ai professionisti capaci di bypassare i malfunzionamenti.

 

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