Rinnovo del Ccnl, siglato un accordo tra Federfarma e sindacati

Federfarma e le Organizzazioni sindacali dei dipendenti delle farmacie private (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs) hanno siglato un’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale dei dipendenti delle farmacie private. Il testo dell’accordo dovrà ora essere sottoposto all’approvazione degli organi deliberanti di Federfarma e delle Organizzazioni Sindacali dei dipendenti di farmacia privata.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto in occasione del convegno “Il nuovo ruolo del farmacista e della farmacia nell’assistenza sanitaria territoriale alla luce delle esperienze maturate nel contesto pandemico”, tenutosi nell’ambito di Cosmofarma ReAzione, ha definito quella dell’intesa raggiunta «una buona notizia. È la conferma di una stagione di ripresa e espansione» ha aggiunto.

«Il rinnovo del contratto è il giusto riconoscimento per l’attività svolta dai farmacisti collaboratori anche alla luce degli impegni assunti fin dall’inizio delle trattative per il rinnovo del contratto stesso – ha commentato Marco Cossolo, presidente di Federfarma – I farmacisti collaboratori sono il patrimonio fondamentale della farmacia, al pari dei cittadini, e sono essenziali nello sviluppo del nuovo modello di farmacia, come ampiamente dimostrato anche durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia».

«I sindacati, tenuto conto delle posizioni espresse da Federfarma nel corso di questi anni e delle caratteristiche della presenza sindacale nel settore, esprimono una valutazione complessivamente positiva sull’Ipotesi di accordo, che consente di concludere una difficile vertenza e di riaffermare la funzione del contratto nazionale di lavoro quale fondamentale tutela per i lavoratori e le lavoratrici – si legge in un comunicato stampa unitario diffuso da Filcams , Fisascat, Uiltucs – Nel comunicare alle proprie segreterie territoriali il risultato raggiunto, le segreterie nazionali dei sindacati che rappresentano la categoria sottolineano l’impegno di lavoratrici e lavoratori nella difficile fase della trattativa, chiusa grazie anche alle azioni di lotta e rivendicazione messe in campo in questi anni».

Cosa prevede l’accordo

Nel comunicato diramato dalle sigle sindacali e nella nota diffusa da Federfarma sono anticipati alcuni dei punti salienti che costituiscono l’accordo. In particolare:

  • integrazione salariale: aumento pari a 80 Euro mensili, a decorrere dal 1 novembre 2021, in unica soluzione;
  • assistenza sanitaria integrativa: introdotto il «diritto alla prestazione a totale carico del datore di lavoro nella misura di 13 Euro mensili. Ove non sia individuato il Fondo bilaterale per l’erogazione delle prestazioni, il lavoratore percepirà un importo retributivo di pari importo»;
  • riforma dell’Ente bilaterale: il finanziamento sarà ripartito tra datori di lavoro e dipendenti e decorrerà al momento di completamento del predetto cambiamento;
  • permessi retribuiti:·confermato il diritto per i lavoratori in forza. Introdotto un criterio di maturazione progressiva per i nuovi assunti: «per coloro che saranno assunti dal 1° novembre 2021 dai titolari di Farmacie fino a 40 dipendenti, le ore di permesso aggiuntive alle ex festività (40 ore) verranno riconosciute in misura pari al 50%, decorsi tre anni dall’assunzione e in misura pari al 100% decorsi sei anni dall’assunzione. A tal fine si terrà conto anche del servizio prestato presso altre Farmacie e del periodo prestato in contratto a tempo determinato o di apprendistato»;
  • professione: introdotta una nuova figura professionale nell’Area Quadri nell’ambito della “Farmacia dei servizi”, per la gestione di uno specifico settore o area oppure per il coordinamento dei servizi all’interno della farmacia.

La scadenza prevista per il nuovo contratto è il 31 agosto 2024.

Accordi anche in materia di Covid

Le sigle sindacali rendono noto che, oltre all’ipotesi di accordo, è stata sottoscritta anche un’intesa relativa al Piano nazionale vaccinale e all’attività di screening per il Covid-19 in farmacia. Nello specifico, è stata prevista la «costituzione di un Osservatorio Nazionale e di Comitati Regionali paritetici cui è assegnato il compito di individuare e suggerire, anche attraverso apposite linee guida, adeguate soluzioni al fine di dirimere eventuali problematiche». È stato infine previsto il riconoscimento di un compenso aggiuntivo «non inferiore a 2,00 euro lordi, per ciascuna vaccinazione effettuata dal farmacista. Quest’ultimo potrà, in alternativa, optare per un compenso forfettario annuale nella misura di 200,00 euro lordi».