Il 27 settembre ricorrerà la prima giornata nazionale di screening con lo psicologo in farmacia. Il colloquio con lo psicologo, atto a valutare le funzioni cognitive, in particolare memoria e attenzione, aree maggiormente interessate dal Disturbo Post Traumatico da Stress che ha coinvolto molti soggetti come conseguenza della pandemia da Covid-19, sarà totalmente gratuito nelle giornate del 27, 28 e 29 settembre. L’iniziativa, promossa da Anpif (Associazione nazionale psicologi in farmacia), si svolge con il patrocinio di Federfarma.

I due anni appena trascorsi hanno messo i cittadini di fronte a un repentino e spesso radicale cambio delle abitudini e degli stili di vita, favorendo, in molti soggetti, l’insorgenza del Disturbo Post Traumatico da Stress. Si tratta di un disturbo strettamente legato a un deterioramento cognitivo, ben evidenziato dal Long Covid, che ha determinato deficit temporanei di memoria e problemi fino alla demenza anche in soggetti giovani.

Da questa consapevolezza è nato il progetto di screening psicologico volto a valutare la presenza del disagio psicologico legato alla pandemia, così da poter intervenire tempestivamente attraverso l’invio ai servizi territoriali.

La giornata di screening in farmacia

La farmacia rappresenta il luogo deputato per questa iniziativa perché è sempre più un luogo di salute a tutto tondo, che spazia dalla prevenzione all’intervento sulle patologie, anche grazie al rapporto di fiducia che lega i cittadini al professionista che opera al suo interno. La farmacia è dunque oggi un presidio sociosanitario di prossimità, in grado di garantire all’utenza servizi di rapido accesso, utili al benessere personale e collettivo.

La presenza di professionisti della salute mentale all’interno delle farmacie consente un primo approccio rispetto a disagi che non emergerebbero altrimenti, col rischio di un loro progressivo e costante peggioramento e con una cronicizzazione dei sintomi.

Anpif collabora da anni a livello nazionale con le farmacie attraverso una rete di psicologi appositamente e specificamente formati e il progetto “Screening delle funzioni cognitive – Misura la tua memoria” si inserisce all’interno di questo framework, configurandosi come un’importante occasione per prendersi cura di sé stessi in un’ottica preventiva.

Gli obiettivi del progetto

Il progetto intende valutare la memoria, l’attenzione, le funzioni neuro-cognitive dei soggetti e correlazioni con il Covid-19, andando a identificare eventuali disordini connessi a esordio di demenza; al contempo, mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di uno stile di vita sano e per l’empowerment intervenire sulle patologie croniche.

Memoria, attenzione, orientamento, linguaggio, abilità visuo-spaziali, capacità prassiche ed esecutive sono le principali abilità neuro-cognitive. Le stesse possono subire un deterioramento in presenza di patologie come l’ipertensione, il diabete, l’ipercolesterolemia, stili di vita sedentari e assenza di stimoli, fumo e alcol, alterazioni dell’umore in senso depressivo.

Tuttavia, non sono soltanto questi gli ‘elementi di disturbo’ delle funzioni neuro-cognitive. In pandemia, lo stress costante vissuto durante i lockdown e l’aumento dei casi di Disturbo Post Traumatico da Stress, hanno influito negativamente sulle capacità cognitive dei soggetti.

Analogamente, l’incremento riconosciuto da più ricerche di una sintomatologia depressiva soprattutto nella popolazione più giovane potrebbe nel tempo correlare con un aumento della cosiddetta Young Onset Dementia o demenza giovanile caratterizzata nelle fasi iniziali non tanto da disturbi di memoria, quanto da alterazioni dell’umore, stati ansiosi e disturbi caratteriali, facilmente individuabili e analizzabili in un setting psicologico di primo livello.