Si celebra domenica 28 maggio la XXII Giornata Nazionale del Sollievo, promossa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Gigi Ghirotti con il patrocinio di Federfarma.

«La Costituzione tutela la salute come diritto fondamentale: rafforzare le cure palliative significa garantire questo diritto alle persone e alle famiglie nel momento in cui sono veramente più fragili» ha dichiarato Orazio Schillaci, Ministro della Salute, nel corso della conferenza stampa di presentazione della giornata.

«Il farmacista è una figura professionale molto vicina ai cittadini. E proprio in virtù di questa prossimità, ogni giorno, constatiamo che esiste ancora un diffuso pregiudizio nei confronti del trattamento farmacologico del dolore, soprattutto quando si parla di farmaci oppiacei» ha evidenziato Marco Cossolo, presidente di Federfarma, sottolineando l’impegno e la disponibilità della Federazione a collaborare per diffondere una corretta informazione su questo tema e a indirizzare i pazienti e le loro famiglie al Centro di Ascolto della Fondazione Ghirotti.

Alla Giornata aderisce anche quest’anno anche la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi). «In occasione di questo importante appuntamento, i farmacisti italiani testimoniano la vocazione di essere al fianco di chi soffre e la volontà di promuovere un approccio empatico alla gestione del dolore che rispetti la centralità e la dignità della persona, anche nella fase finale della vita – ha dichiarato il presidente Andrea Mandelli – Il ruolo degli operatori sanitari non è solo quello di curare la malattia, ma anche di prendersi cura dei pazienti e di chi li assiste, dando accoglienza, ascolto e vicinanza, prerogative che contraddistinguono l’impegno quotidiano dei farmacisti in qualità di professionisti sanitari più prossimi ai cittadini. La centralità del nostro ruolo rispetto a questa tematica riguarda la capacità di accogliere i bisogni dei pazienti e dei loro familiari, di informarli sulle terapie e sui diritti garantiti dalla Legge, e di offrire il massimo supporto nella gestione delle cure palliative sul territorio, in sinergia con i professionisti preposti all’assistenza clinica».

La legge sulla cure palliative, introdotta in Italia nel 2010 (Legge 38/2010), non è esente da criticità che ne ostacolano l’applicazione omogenea sul territorio nazionale. Di conseguenza, non tutti i cittadini hanno le stesse possibilità di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.

«Dobbiamo partire dalla forza delle equipe multidisciplinari su cui si fonda il DM 77 per garantire una presa in carico realmente integrata e continuativa tra ospedale e territorio, affinché il paziente non venga mai lasciato solo, coinvolgendo in questo percorso anche le Associazioni dei pazienti – ha aggiunto infine Mandelli – Occorre andare avanti su questa strada, anche incoraggiando una maggiore consapevolezza professionale sul tema».