Carenza farmaci, avviato il confronto con l’obiettivo di una soluzione integrata

Sulla carenza dei farmaci è stato avviato un confronto tra Ministero della Salute, Aifa, Agenas, Regioni, Farmindustria, Assogenerici, Federfarma e distributori-grossisti, che si sono riuniti il 2 luglio. Il Tavolo era stato convocato dal ministro Giulia Grillo

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A fine giugno il ministro Giulia Grillo ha annunciato di voler procedere lavorando in modo  integrato tra produttori, distributori e  farmacisti per affrontare il problema della carenza dei farmaci e ha convocato per il 2 luglio al ministero della Salute un Tavolo di discussione che ha coinvolto, oltre al Ministero, Aifa, Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali), Regioni, Farmindustria, Assogenerici, Federfarma, distributori-grossisti. “La periodica carenza di farmaci è una piaga che spesso mette a rischio la salute dei pazienti”, aveva dichiarato il ministro.

carenza farmaci

Come riporta una nota ministeriale, la riunione del 2 luglio ha visto l’esame delle principali ragioni dell’irreperibilità dei farmaci: le carenze di tipo produttivo e le indisponibilità dovute a distorsioni della catena distributiva dei medicinali.  Per la risoluzione del problema,  si  è ribadita la necessità  di un approccio integrato, si sono ipotizzate eventuali modifiche normative, non solo sanzionatorie, e si è considerata la possibilità di inserire nel prossimo aggiornamento delle linee guida di buona distribuzione dei medicinali previsioni più stringenti. Nel corso dell’incontro, sono state esaminate le possibilità introdotte dal cosiddetto decreto Calabria, che prevede la facoltà per Aifa di emanare provvedimenti di blocco temporaneo delle esportazioni di farmaci per prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità.

Il commento di Federfarma

Roberto TobiaQuello sulla carenza dei farmaci è, secondo Roberto Tobia, segretario Federfarma nazionale, “un tavolo importante che sono certo riuscirà a trovare una soluzione a un problema che Federfarma ha evidenziato da molto tempo e che, oltre all’impossibilità del paziente di approvvigionarsi di un farmaco del quale ha bisogno, produce l’umiliazione del ruolo del farmacista che, come professionista del farmaco, ha il dovere e il compito di dispensare il medicinale del quale il paziente ha assoluta necessità”.

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