Difficoltà a deglutire? Un’alimentazione corretta può combattere la disfagia

Con un’alimentazione corretta, anche chi ha problemi di disfagia può ricevere l’apporto di tutti i nutrienti necessari e limitare le complicanze più gravi di questo disturbo  

Sono 500mila gli italiani ai quali è stata diagnosticata la disfagia ma il numero di persone che convive con questo problema si stima ammonti a 3,5 milioni (circa il 14% della po- polazione over 50) e il trend è in crescita. Il disturbo disfagico indica la difficoltà di deglutizione: è quindi una condizione che comporta la necessità di maggior tempo e fatica per trasportare cibi o liquidi nello stomaco. La disfagia, che in alcuni casi può essere dolorosa, può portare a complicanze anche gravi: dimagrimento e malnutrizione, perdita di peso, disidratazione, infiammazioni delle vie respiratorie, perché il cibo o i liquidi entrano erroneamente nelle vie aeree, intasandole, ed evolversi addirittura in infezioni respiratorie superiori (polmonite ab ingestis). Il sintomo è frequente nella pratica clinica geriatrica ed è causa di numerosi ricoveri; oltre a essere un problema debilitante è anche costoso dal punto di vista sociale.

Disfagia, cause patologiche e sintomi

Tra le principali cause di disfagia vi sono:

  • Cause Iatrogene (indotte da trattamenti): effetti collaterali di terapie farmacologiche (chemioterapie, neurolettici ecc.), ecc.
  • Cause infettive: difterite, botulismo, malattia di Lyme, sifilide, mucosite (Herpes, Cytomegalovirus, Candida, ecc.);
  • Cause metaboliche: amiloidosi, sindrome di Cushing, tireotossicosi, morbo di Wilson;
  • Cause miopatiche: malattive del connettivo, dermatomiosite, miastenia gravis, distrofia miotonica, distrofia oculofaringea, polimiosite, sarcoidosi, sindromi paraneoplastiche;
  • Cause neurologiche: tumori del tronco, trauma cranico, stroke, paralisi cerebrale, sindrome Guillain Barrè, morbo di Huntington, sclerosi multipla, polio, discinesia tardiva, encefalopatie metaboliche, SLA, morbo di Parkinson, demenze;
  • Cause strutturali: barra cricofaringea, divericolo di Zenker, tumori orofaringei, osteofiti e malformazioni scheletriche, malformazioni congenite (palatoschisi, diverticoli, tasche ecc.)

Nell’anziano spesso i problemi di deglutizione si manifestano in maniera subdola.

Tra i campanelli d’allarme più diffusi vi sono le seguenti situazioni:

  • i tempi per alimentarsi si allungano progressivamente;
  • cambiano le abitudini alimentari (consistenza e sapore diverso, diminuzione dell’assunzione di liquidi);
  • compare la tosse durante i pasti;
  • compaiono episodi febbrili.

 Quale approccio terapeutico per la disfagia?

L’approccio terapeutico al paziente disfagico con modificazioni delle caratteristiche degli alimenti deve soddisfare due obiettivi: efficacia e sicurezza. L’efficacia, perché́ il cibo deve garantire l’apporto di tutti i nutrienti (macro -proteine, grassi, zuccheri, e micro – vitamine, sali minerali, oligoelementi), e il fabbisogno idrico. La quantità̀ di proteine è importante per prevenire o rallentare la sarcopenia, condizione aggravata dalla malnutrizione e che produce un indebolimento anche dei muscoli deputati alla deglutizione. Per la compliance del paziente sono poi fondamentali l’aspetto dell’alimento, la sua palatabilità e accettabilità.

La sicurezza, perché gli alimenti devono avere tutte le proprietà richieste (dimensioni, tem- peratura, sapore, appetibilità, consistenza e viscosità) per impedire o ridurre il rischio di aspirazione nelle vie respiratorie: compat- tezza (non devono sbriciolarsi), omogeneità (stessa consistenza: semiliquidi o semisoli- di) e bassa viscosità (ridotto attrito durante il passaggio dalla bocca alla faringe e poi all’esofago).

Non si deve sottovalutare inoltre l’esigenza di garantire un adeguato introito di liquidi ogni giorno; a questo proposito sono disponibili sia bevande gelificate pronte all’uso sia addensanti in polvere da aggiungere ad alimenti liquidi e semi-densi (caldi o freddi) senza modificarne gusto e colore.

I pasti pronti di Nestlè Health Science

Per aiutare i pazienti disfasici, Nestlè Health Science propone una gamma di pasti pronti, in grado di rispondere a esigenze nutrizionali specifiche. Sono semplici e rapidi da preparare e rappresentano una valida alternativa per un pasto principale completo e bilanciato.

Eccoli in dettaglio.

Resource +Aqua è una bevanda a consistenza gel, completamente priva di glutine, che con- sente di ‘mangiare l’acqua’. Pronta all’uso in pratici vasetti monodose da 125 g è disponibi- le in vari gusti con e senza zucchero aggiunto.

Resource Thickenup è un addensante istantaneo in polvere a base di amido di mais che non altera il gusto degli alimenti.

Resource ThickenUp Clear è una formula innovativa a base di gomma di Xanthan altamente purificata che addensa rapidamente alimenti e bevande senza alterarne il gusto e l’aspetto.

Meritene Puré è un piatto principale con con- sistenza omogenea facile da deglutire fonte di proteine, vitamine e minerali.

Meritene Cereal è un prodotto adatto per una colazione o una deliziosa merenda dalla consi- stenza morbida e omogenea fonte di proteine, vitamina D, calcio ferro e zinco.

Meritene Creme è invece uno spuntino goloso a elevato valore nutrizionale, ricco di proteine a elevato valore biologico e con 19 vitamine e minerali.