Medicinali non convenzionali in crescita: li scelgono 13 milioni di italiani

Medicinali non convenzionali in crescita: sono infatti quasi 13 milioni gli italiani che oggi decidono di affidarsi alle cure alternative, cifra più che raddoppiata negli ultimi anni (nel 2000 erano poco più di 6 milioni). È quanto emerge dal Rapporto Italia 2017 di Eurispes, i cui dati sono stati rilanciati da AMIOT (Associazione medica italiana di omotossicologia).

Il rapporto mostra anche le preferenze degli italiani in merito alla medicina non convenzionale: quando si decide infatti di non affidarsi alla medicina tradizionale, ci si orienta prima di tutto all’omeopatia (76,1%), seguita dalla fitoterapia (con il 58,7%), l’osteopatia (44,8%), l’agopuntura (29,6%) e, infine, la chiropratica (20,4%).

«L’incremento del ricorso ai medicinali non convenzionali dimostra una maggiore presa di responsabilità da parte di famiglie e individui sul proprio stato di salute, e modalità relazionali medico/paziente più sensibili alle esigenze del paziente» ha commentato in merito Marco Del Prete a nome di AMIOT.

Dalla ricerca emerge poi un altro dato interessante, che riguarda la ricerca delle informazioni circa i medicinali non convenzionali: la Rete (47,7%) si conferma primo mezzo di ricerca sui disturbi della salute. Sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 24 anni a consultare Internet per risolvere i propri dubbi: per capire a che cosa siano dovuti i sintomi/disturbi che si avvertono ma anche per ricercare consigli su buone pratiche e abitudini utili alla salute.