“In Their Shoes”, l’app che aiuta a mettersi nei panni dei pazienti affetti da MICI, vince il Market Access Award 2017

“In Their Shoes”, la app realizzata da Takeda con lo scopo di coinvolgere i suoi dipendenti a mettersi nei panni dei pazienti affetti da Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale (MICI) è stata insignita del Market Access Award 2017 per la categoria “Assistenza al Paziente”. Il riconoscimento, giunto quest’anno alla terza edizione, premia le migliori partnership tra aziende private ed Enti pubblici finalizzate a migliorare l’accesso alle cure dei pazienti attraverso soluzioni innovative.

Il progetto “In their shoes”, nato nel 2016, invita dunque alla comprensione del disagio vissuto dai pazienti affetti da MICI, attraverso l’uso di un’app per smartphone e di un kit con oggetti di cui i pazienti fanno uso quotidianamente. I partecipanti creano il proprio avatar sull’applicazione, e ricevono messaggi di testo che simulano quello che può accadere nel corso della giornata di una persona affetta da MICI.

«Il programma è stato pensato per consentire ai nostri dipendenti di capire meglio i bisogni dei pazienti, ed è stato anche esteso ad alcuni rappresentanti delle istituzioni, che hanno dunque vestito per un giorno i panni di un paziente con MICI comprendendone a pieno difficoltà ed esigenze» ha spiegato Rita Cataldo, amministratore delegato della filiale italiana di Takedo.

«Malattia di Crohn e Retto Colite Ulcerosa sono caratterizzate da un processo infiammatorio cronico segmentario della parete intestinale nel primo caso e della sola mucosa colica nel secondo. Data la loro complessità, è fondamentale un approccio multidisciplinare nel loro trattamento. Il medico deve non solo trattare le manifestazioni cliniche, ma anche capire l’impatto della malattia sul vissuto del paziente, e cercare dunque di restituirgli anche il suo benessere fisico, mentale e sociale» ha aggiunto Fernando Rizzello, segretario del Gruppo Italiano per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali.

«L’impatto psicologico delle MICI è più grave di quello che si può immaginare: si tratta di patologie silenziose, invalidanti e caratterizzate da una disabilità non visibile. La sfida più dura per chi ne è affetto è far capire di avere una malattia cronica e quali disagi tutto questo provochi. “In Their Shoes” ha permesso di avvicinare le persone a conoscere e capire gli effetti di queste malattie, aumentando così l’empatia verso i pazienti e l’awareness sulla patologia» ha concluso Salvo Leone, direttore generale di A.M.I.C.I. Onlus.