Performante, con risultati in costante crescita. Nel 2024 la spesa farmaceutica ha mancato di poco il traguardo dei 24 miliardi di euro, facendo registrare un andamento di +8,6% rispetto all’anno precedente. A sostenere il trend più che positivo, anche lo sforamento dell’ospedaliera che ha raggiunto i 4 miliardi.
Sono “le somme” del consuntivo del “Monitoraggio della Spesa Farmaceutica Nazionale e Regionale, Gennaio-Dicembre 2024” rese note da AIFA nell’ultimo Rapporto periodico.
Dodici mesi da emulare
Non si registrano flessioni in alcune ambito: positiva la spesa complessiva, che tenuto conto della convenzionata e della diretta, ha chiuso l’anno 2024 a 23.658 mln di euro rispetto ai 21.766 mln del 2023. In incremento anche i consumi con circa 575,7 milioni di ricette erogate, pari a +1,3%, rispetto al 2023.
Lieve aumento anche per l’incidenza del ticket totale che registra +1,4% e, sulla scia, anche le dosi giornaliere dispensate che rapportate allo stesso periodo del 2023 mostrano +1,2%, tradotto a valori 301,7 milioni di euro. Sforato anche l’andamento della spesa farmaceutica per acquisti diretti delle singole Regioni che si posiziona a 4 miliardi e 16 milioni di euro leggermente in salita rispetto ai 3,7 miliardi di euro di splafonamento del tetto preventivati a fine aprile scorso sulla base di dati provvisori.
Si aggiunge, poi, un disavanzo di 691 milioni di euro sulla spesa per la farmaceutica convenzionata che, al netto degli sconti versati dalle farmacie e al lordo dei ticket, è stata pari a 8 miliardi e 353 milioni, contro un tetto programmato del 6,8% del Fondo sanitario, pari in valore assoluto a 9 miliardi e 44 milioni. Tirando le somme, il generale incremento della spesa farmaceutica ha fatto registrare per il 2024 uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 15,3%, corrispondenti a 20.350 mln di € e pari a +3.308 mln, ovvero a un’incidenza percentuale sul FSN definitivo 2024 del 17,8%.
Farmaci innovativi
Un apporto decisivo all’incremento della spesa è stato dato dal passaggio di diversi medicinali dal Fondo per gli innovativi a quello degli acquisti diretti a parità di contesto – tenendo conto ad esempio dell’invecchiamento della popolazione e dei costi crescenti dell’innovazione – di altri Paesi paragonabili.
La verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 8,30% al netto dei Payback vigenti e del fondo per i farmaci innovativi (non oncologici e oncologici) evidenzia un’incidenza del 11,32%, pari a un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +4.016,2 mln euro, tutti relativi alla spesa per farmaci non innovativi, al netto dei gas medicinali e tutta la spesa per farmaci innovativi, stimata considerando le sole indicazioni innovative, risulta coperta dal rispettivo fondo.
Va comunque ricordato che l’incremento del Fondo dei Farmaci innovativi di 100 milioni di euro per l’anno 2022, è stato innalzato a 200 milioni per l’anno 2023 e a 300 milioni a decorrere dall’anno 2024. In buona sostanza, al netto del pay-back la spesa per i farmaci innovativi è stata pari a fine 2024 a 775 milioni di euro, interamente coperti dal Fondo ad hoc, pari a 1,3 miliardi di euro.
Ciò evidenza un avanzo della spesa rispetto al fondo di oltre 500 milioni di euro, inutilizzati per ridurre lo sfondamento del tetto degli acquisti diretti 2024, i quali saranno probabilmente riallocati allo scopo nel 2025 in relazione determina sui medicinali innovativi, approvata a luglio di quest’anno. Per quanto concerne invece i gas medicinali, la spesa per acquisti diretti di gas medicinali è stata di oltre 249,7 mln.
A livello regionale
Per ciascuna Regione sono stati calcolati rispettivamente l’andamento della spesa farmaceutica convenzionata netta, della spesa per compartecipazioni a carico del cittadino, della spesa a carico sempre dello stesso sulla quota data dalla differenza tra prezzo al pubblico e prezzo di riferimento dei medicinali a brevetto scaduto e dei consumi nel periodo gennaio-dicembre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023 (numero di ricette e DDD).
Nella lettura dei dati relativi al ticket fisso della spesa farmaceutica convenzionata emerge che solo Lazio (-5,8%) e Abruzzo (-4,4%) hanno registrato una diminuzione rispetto al precedente anno. In buona sostanza i dati mostrano una notevole divaricazione di spesa a livello regionale, con una percentuale rispetto ai singoli fondi sanitari regionali che varia dal 9,44% della Lombardia al 13,48% della Sardegna, dal 13,21% della Campania al 13,15% del Friuli Venezia Giulia. Sotto la soglia del 10% del FSR si collocano, oltre alla Lombardia, anche Trento e Valle D’Aosta, mentre sopra lo soglia del 12% Emilia Romagna, Abruzzo e Marche.
In sintesi
Il documento, per il periodo gennaio-dicembre 2024, riporta che:
- il valore della spesa farmaceutica convenzionata, al netto dei payback vigenti e degli sconti versati dalle farmacie ma al lordo dei ticket regionali, è stata pari a 8.353,1 mln di €;
- il tetto programmato della spesa farmaceutica convenzionata del 6,80%, calcolato sul FSN 2024 definitivo, è pari a 9.044,6 mln di euro;
 la spesa farmaceutica convenzionata incide sul FSN per il 6,28 % generando un avanzo di 691,5 milioni di euro;
- la spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali è pari a 15.055,9 mln di euro;
- il tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti dell’8,30%, calcolato sul FSN 2024 provvisorio, è pari a 11.039,7 mln di euro;
- la spesa farmaceutica per acquisti diretti, al netto dei gas medicinali, dei payback vigenti e del fondo per i farmaci innovativi (non oncologici e oncologici) incide sul FSN per l’11,32%, generando un disavanzo di +4.016,2 mln euro, tutti relativi alla spesa per farmaci non innovativi;
- la spesa per gas medicinali è pari a 249,7 mln di euro e la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti dello 0,20% evidenzia un avanzo rispetto alla spesa programmata di 16,3 mln euro;
- per i medicinali innovativi, la spesa stimata per le sole indicazioni innovative per il periodo Gennaio-Dicembre 2024 al netto dei Payback è pari a 775,3 milioni di Euro; tale spesa è interamente coperta dal fondo (1.300 mln di euro).
 
             
		 
        

