Un nuovo studio pubblicato sul Journal of the International Society of Sports Nutrition ha evidenziato che molti giovani atleti non seguono le linee guida nutrizionali raccomandate, preferendo alimenti ad alta densità calorica ma poveri di nutrienti essenziali.

Questa carenza nutrizionale non solo incide negativamente sulla loro salute a lungo termine, ma compromette anche il rendimento sportivo e la capacità di recupero.

La ricerca ha coinvolto un campione di 194 atleti adolescenti, con un’età media di 14,9 anni, a ciascuno dei quali è stato somministrato un questionario validato per raccogliere dati sulla frequenza di consumo dei gruppi alimentari, sull’uso di integratori e sulla gestione dell’idratazione.

Differenze di genere

I risultati hanno evidenziato che la conoscenza nutrizionale per lo sport è complessivamente insufficiente, con punteggi medi inferiori al 50%. La maggior parte degli adolescenti non è in grado di applicare correttamente le raccomandazioni dietetiche, con potenziali ripercussioni sulla salute e sulle prestazioni sportive.

Le ragazze hanno riportato un consumo di frutta superiore rispetto ai ragazzi (1,50 vs. 1,15 porzioni al giorno, p = 0.04), suggerendo una maggiore attenzione alla qualità della dieta. Tuttavia, entrambi i gruppi sono al di sotto delle linee guida raccomandate, evidenziando la necessità di un miglioramento nell’assunzione di alimenti ricchi di micronutrienti essenziali.

I ragazzi consumano una quantità maggiore di latticini rispetto alle ragazze (3,70 vs. 2,35 porzioni al giorno; p < 0.001). Questo potrebbe riflettere la convinzione che i prodotti caseari favoriscano lo sviluppo muscolare grazie al contenuto proteico. Tuttavia, un consumo eccessivo di latticini, specie se ricchi di grassi saturi, potrebbe spingere invece processi infiammatori cronici e squilibri lipidici, con possibili effetti negativi sul recupero post-esercizio.

Altro aspetto critico è l’indice di alimentazione non salutare (Unhealthy Food Index, UFI), risultato molto più elevato nei ragazzi che nelle ragazze (8,63 vs. 6,20; p = 0.002). Ciò evidenzia un maggiore consumo di snack industriali, fast food e alimenti ricchi di grassi saturi: elementi che possono compromettere la composizione corporea e la performance.

Abitudini errate

Lo studio ha anche evidenziato una scarsa consapevolezza sulle strategie alimentari e sull’uso degli integratori. I ragazzi ricorrerebbero più spesso agli integratori sportivi, mentre le ragazze a vitamine e minerali.

Questa differenza potrebbe riflettere due approcci distinti all’integrazione: i primi sembrano percepire gli integratori come strumenti per migliorare la massa muscolare e le performance, le seconde come supporto al benessere generale. Tuttavia, il basso livello di conoscenza nutrizionale in entrambi i gruppi suggerisce che l’uso di tali prodotti non sia sempre giustificato da un reale fabbisogno, ma piuttosto influenzato da percezioni errate, strategie di marketing e consigli non professionali.

A proposito di idratazione, sebbene il monitoraggio dell’equilibrio idrico sia risultato più frequente tra i ragazzi rispetto alle ragazze (p = 0.02), serve cautela poiché esso non sempre si traduce in scelte corrette. Molti giovani, infatti, si affidano a bevande zuccherate e sport drink commerciali (1,12 vs. 0,76 porzioni al giorno; p = 0.004). L’abuso di queste bevande, ricche di zuccheri semplici e di rapido assorbimento, rappresenta un rischio concreto per l’aumento della resistenza insulinica, l’accumulo di massa grassa e una ridotta capacità di recupero muscolare.

L’alimentazione post-gara è fondamentale per garantire un adeguato recupero muscolare e la sintesi proteica. Le ragazze sembrano consumare più spesso un pasto dopo la competizione rispetto ai ragazzi (p = 0.07), anche se la differenza non ha raggiunto la soglia di significatività statistica. Ciò suggerisce che il recupero nutrizionale post-esercizio potrebbe essere un aspetto sottovalutato da entrambi i gruppi.

Il ruolo del farmacista

In questo contesto, il farmacista può dunque promuovere scelte più consapevoli e salutari. Strategie pratiche, come la selezione di spuntini proteici bilanciati e alimenti a basso indice glicemico sono strumenti utili per migliorare la qualità della dieta e favorire un supporto nutrizionale adeguato agli impegni sportivi degli adolescenti.

Può anche promuovere il consumo di acqua e soluzioni di elettroliti ben bilanciate, riducendo l’assunzione abituale di prodotti iperzuccherati e ricchi di additivi, e contribuendo a migliorare la performance sportiva e la salute a lungo termine. Con consulenze mirate, può sensibilizzare i giovani atleti anche sull’importanza di questa fase, consigliando un’adeguata integrazione post-allenamento, basata su una combinazione bilanciata di proteine e carboidrati, fondamentale per ripristinare le riserve di glicogeno e stimolare la riparazione muscolare.

Fonte
Gibbs RL, Becker TB. General and sport-specific nutrition knowledge and behaviors of adolescent athletes. J Int Soc Sports Nutr. 2025 Dec;22(1):2477060. doi: 10.1080/15502783.2025.2477060. Epub 2025 Mar 10. PMID: 40063047.