Registro fustelle: via libera in Sardegna alla diffusione nelle farmacie convenzionate

La Sardegna fa un passo avanti verso la dematerializzazione del ciclo di prescrizione ed erogazione dei farmaci. La Giunta Regionale ha, infatti, approvato la chiusura della sperimentazione del Registro fustelle e l’avvio definitivo del suo impiego in tutte le farmacie convenzionate.

Cade, così, l’obbligo di avere un promemoria cartaceo di ogni ricetta spedita per l’applicazione delle fustelle dei farmaci dispensati. Le farmacie potranno quindi apporre le fustelle su un unico registro cartaceo, le cui specifiche tecniche sono state stabilite da un gruppo di lavoro comprendente Federfarma Sardegna, Sardegna IT e funzionari regionali e delle aziende sanitarie.

Sostenibilità e sburocratizzazione

«Siamo molto contenti di aver raggiunto questo traguardo, anche se con un piccolo ritardo – ha dichiarato a Pierluigi Annis, presidente di Federfarma Sardegna – Abbiamo iniziato la sperimentazione del Registro con alcune farmacie già da qualche anno, ma ci sono stati dei rallentamenti. Ora, il prossimo passo sarà organizzare i corsi per i farmacisti e passare ad una dematerializzazione più spinta delle ricette, evitando il consumo di tanta carta».

A livello di sburocratizzazione «è sicuramente un vantaggio – ha concluso il presidente di Federfarma Sardegna – Ora l’auspicio è che si elimini l’obbligo di consegna dei Registri fustelle, tenendoli in farmacia per eventuali controlli; un modo per portarsi ulteriormente avanti verso la completa dematerializzazione che si realizzerà con l’annullamento del bollino». Annis ha ringraziato i colleghi «che hanno contribuito alla riuscita della sperimentazione», nonché l’assessorato e gli uffici preposti «che si sono attivati per portare a compimento un progetto avviato da qualche anno».

Opportunità per un sistema scorrevole

Grazie all’introduzione del Registro fustelle sarà semplificato e reso meno oneroso il processo di erogazione dei farmaci: «Si elimina così la necessità di stampare un promemoria cartaceo per ogni ricetta dematerializzata, sul quale apporre le fustelle, riducendo i costi e la complessità – ha spiegato l’assessore alla Sanità Armando BartolazziLa sperimentazione ha dimostrato che le farmacie che utilizzavano il Registro fustelle hanno riscontrato meno anomalie rispetto al gruppo di controllo, suggerendo un miglioramento nella gestione del processo di erogazione».