Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla nuova Legge di Bilancio, che pone la sanità tra le sue priorità assolute. Tra le misure previste, innanzitutto un incremento del Fondo Sanitario Nazionale – FSN, di 2,4 miliardi di euro aggiuntivi per l’anno 2026 rispetto a quanto già programmato. Questo porta il finanziamento complessivo per il 2026 a 142,9 miliardi di euro, superando di oltre 6,3 miliardi di euro il finanziamento previsto per il 2025.
Le priorità identificate
L’intervento si concentra su diversi aspetti, di cui i tre fronti principali sono rappresentati dalle assunzioni di personale, dalla riduzione delle liste d’attesa e dal potenziamento della prevenzione.
Per quanto attiene al primo punto, si prevede l’ingresso di oltre 7 mila nuovi professionisti sanitari nel SSN così ripartiti: circa 6.300 infermieri e ulteriori 1.000 medici. Potenziare il personale sanitario implica però anche agire sulla leva dei salari. Per il 2026, gli aumenti sono stimati in 1.630 euro annui per gli infermieri e fino a 3 mila per i medici.
Farmaci, dispositivi e liste di attesa
La manovra affronta anche nodi cruciali come la spesa per farmaceutica e dispositivi medici, oltre all’urgente problema delle liste d’attesa. Per la farmaceutica, previsti 350 milioni di euro attraverso una rideterminazione dei tetti di spesa (+0,20% per gli acquisti diretti e +0,05% per la spesa convenzionata) con l’obiettivo di assorbire i costi delle nuove terapie e facilitare il passaggio di farmaci innovativi, prevedendo anche interventi per una revisione del payback (con eliminazione del payback 1,83%).
Per i Dispositivi Medici viene incrementato il tetto di spesa di 280 milioni di euro, per adeguare il vincolo ai consumi reali e alleggerire il contenzioso con le aziende fornitrici.
Per abbattere i tempi di attesa, è previsto un aumento del tetto di spesa di 246 milioni di euro per l’acquisto di prestazioni sanitarie – specialistica ambulatoriale e assistenza ospedaliera – da erogatori privati accreditati.
Farmacia dei servizi
L’impegno del Governo va anche nella direzione di una stabilizzazione della farmacia dei servizi cui vengono dedicati 66 milioni di euro, estendendo l’offerta di servizi sanitari di prossimità alle fasi successive alla sperimentazione.
Prevenzione, salute mentale e tariffe
Infine, la Legge di Bilancio destina risorse specifiche al rafforzamento dei servizi di base e alla tutela delle categorie più fragili. Per quanto riguarda la prevenzione, lo stanziamento è stato di 530 milioni di euro destinati al potenziamento della prevenzione sanitaria, rafforzando in particolare i programmi di screening (mammella, colon retto, polmone) e la campagna vaccinale contro il virus respiratorio sinciziale – RSV.
Per le tariffe, è previsto un finanziamento di 100 milioni di euro per avviare l’adeguamento delle tariffe ambulatoriali. Altresì, la manovra mira a potenziare gli interventi destinati alla salute mentale e al sistema delle cure palliative con uno stanziamento di 90 milioni di euro, rispondendo all’aumento del bisogno psichiatrico e alla necessità di garantire piena copertura per i pazienti terminali.


